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20 aprile 2024

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Serie A, la Juve stende l'Inter: scudetto nell'uovo. Crollano Roma e Fiorentina

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Serie A, la Juve stende l'Inter: scudetto nell'uovo. Crollano Roma e Fiorentina

MILANO - Tre punti per festeggiare la Pasqua con lo scudetto nell'uovo. La Juventus passa per 2-1 sul campo dell'Inter e blinda il tricolore a 8 giornate dalla fine, consolidando con 68 punti il nettissimo primato in classifica. Per l'Inter, ferma a quota 47, se ne vanno le ultime chance di agganciare il terzo posto e la qualificazione alla prossima Champions League.

La Vecchia Signora e' sempre piu' padrona del campionato e ora puo' concentrarsi sull'impegno europeo: martedi', in casa del Bayern Monaco, va in scena l'andata dei quarti di finale di Champions League. La formazione di Conte si presenta all'appuntamento dell'Allianz Arena dopo una vittoria sostanzialmente meritata, griffata dalle reti di Quagliarella e Matri. Le due punte non steccano e salgono in cattedra sin dalla prima azione. Quagliarella riceve palla a 20 metri dalla porta, prende la mira e fulmina Handanovic: portiere immobile, 1-0 per i bianconeri dopo 3 minuti scarsi.

L'Inter, colpita a freddo, cerca di reagire ma rischia di disunirsi. La Juve trova spazi in contropiede e al 7', con Bonucci, va vicina al bis: colpo di testa impreciso, chance sprecata. Dall'altra parte, Buffon comincia a lavorare al 12': il destro di Cassano e' velenoso, il portiere devia in angolo. Subito dopo, l'estremo difensore compie un altro intervento da applausi: Palacio schiaccia di testa da 4 metri, il numero 1 della Juve respinge.

I campioni d'Italia, dopo il doppio pericolo, riprendono il controllo delle operazioni. L'Inter fatica ad uscire dalla propria meta' campo e, quando prova a spingere, si espone alle ripartenze avversarie: al 29' Vidal, solo davanti ad Handanovic, viene fermato dall'uscita disperata del portiere che centra palla e gambe.

Il portiere nerazzurro e' attento anche al 39', quando respinge un insidioso destro di Pirlo. Il regista della Juve, al 54', da' involontariamente inizio all'azione che porta al pareggio dell'Inter. Il disimpegno errato consente a Cassano di imbucare per l'accorrente Palacio, piatto preciso e 1-1. L'equilibrio resiste pochissimo, perche' dopo la dormita premono nuovamente sull'acceleratore e tornano in vantaggio al 60'. Quagliarella crossa dal fondo, Matri piomba sul primo palo e fa secco Handanovic: 2-1.

L'Inter cerca la seconda rimonta della giornata e si riversa in avanti affidandosi soprattutto a Cassano, che al 72' reclama platealmente un rigore per un presunto contatto con Chiellini. L'assedio finale dei padroni di casa non produce nulla, l'Inter perde la partita e anche la testa: sul fischio finale arriva l'espulsione di Cambiasso, autore di un vergognoso fallo su Giovinco.

Palermo risorge a Pasqua e Roma sparisce

Il Palermo stende una Roma inesistente e torna a sperare nella salvezza. I rosanero vincono 2-0 e salgono a 24 punti, a sole 3 lunghezze dalla posizione, oggi occupata dal Genoa, che vale la permanenza in Serie A. Lo stop, invece, chiude definitivamente la corsa della Roma al terzo posto: al massimo si potra' puntare all'Europa League, la Champions ormai e' una chimera.

I verdetti arrivano al termine di una gara che i capitolini iniziano in avanti. Il Palermo rischia grosso al 3', quando Florenzi non inquadra la porta. Chi si aspetta una Roma arrembante, pero', rimane deluso. Dopo il brivido iniziale, i rosanero si riversano nella meta' campo avversaria e spaventano Stekelenburg al 7'. Miccoli, su punizione da 18 metri, centra la traversa mentre il portiere olandese osserva immobile. La pressione dei padroni e' costante e viene premiata al 21'.

Miccoli innesca Ilicic, che al limite dell'area controlla e fa secco Stekelenburg: rasoterra sul primo palo, l'estremo difensore giallorosso guarda e il pallone si insacca. La Roma non si vede e i siciliani sfiorano subito il raddoppio. Kurtic fionda un destro dal limite dell'area al 22', palo pieno. Dopo quasi mezz'ora di nulla, la Roma crea comunque i presupposti per pareggiare al 28', ma Marquinho 'liscia' sull'assist di Florenzi e grazia Sorrentino.

Dall'altra parte, invece, funziona alla perfezione la combinazione Ilicic-Miccoli. Lo sloveno ricambia il favore con un cross al 35', il capitano anticipa il letargico Burdisso e imbuca per il 2-0. Dopo l'inguardabile primo tempo, la Roma prova a cambiare con gli inserimenti di Pjanic e Osvaldo. La manovra dei giallorossa migliora, ma la formazione di Andreazzoli si fa viva solo su calcio piazzato e al 52' Sorrentino deve impegnarsi per respingere una punizione di Pjanic. Il Palermo si limita a gestire senza troppi patemi contro avversari che pungono poco. Osvaldo, in particolare, si segnala solo per l'ammonizione che lo costringera' a saltare il derby dell'8 aprile. Finisce 2-0, solo il Palermo festeggia la Pasqua.

Doppio Pinilla e Cagliari stende la Fiorentina

Aspettando il pubblico, il Cagliari continua a volare. I sardi battono 2-1 la Fiorentina all'Is Arenas nell'ennesimo match a porte chiuse grazie a una doppietta di Pinilla nel primo tempo. Una sconfitta che pesa come un macigno sulle ambizioni in chiave Champions dei viola. I sardi, invece, con 38 punti sono ormai ad un passo dalla salvezza.

La Fiorentina non brilla, la squadra di Pulga invece va subito a mille e dopo 5' sfiora il vantaggio con un colpo di testa di Pinilla che non inquadra la porta. Il cileno si riscatta alla grande all'11' con il gol dell'1-0: sul colpo di testa in profondita' di Conti l'attaccante, tenuto in gioco da Roncaglia, si sistema il pallone e scarica in porta un destro imprendibile per Viviano. La reazione della Fiorentina e' buona, non altrettanto la mira di Migliaccio quando, al 21', spreca l'ottimo cross di Pasqual e manda alto di testa da ottima posizione.

Il giallo rimediato al 25' da Rodriguez, gia' diffidato e quindi out per lo scontro diretto con il Milan, non e' l'unica tegola per Montella che al 32' decide di togliere l'acciaccato Jovetic a scopo precauzionale. Al suo posto entra Larrondo e l'attacco viola ne risente. La situazione per gli ospiti si complica ulteriormente al 38', quando Cuadrado stende Sau in area e l'arbitro Orsato assegna il rigore al Cagliari: Pinilla firma la doppietta dagli 11 metri e l'ipoteca dei sardi sui tre punti.

In avvio di ripresa Montella sostituisce anche uno spento Ljajic con Toni, ma la Fiorentina ammirata prima della pausa e' un lontano ricordo e solo un super Viviano nega al Cagliari il colpo del ko. Il portiere salva prima sul tiro a incrociare di Sau, poi sulla conclusione a botta sicura del neo-entrato Ibarbo.

La squadra di Montella resta in partita e al 73', complice un black-out dei sardi, accorcia le distanze: la difesa del Cagliari va a vuoto su una rimessa laterale e Cuadrado in girata firma il 2-1. Nel finale-thrilling sono ancora i portieri protagonisti: Viviano tiene vive le speranze dei viola parando il sinistro di Cabrera, Agazzi nel recupero neutralizza il colpo di testa ravvicinato di Larrondo e fa calare il sipario sul match.

Ribaltone Lazio e Catania ko all'Olimpico

La Lazio opera il ribaltone, stende il Catania e torna in corsa per la Champions. All'Olimpico finisce 2-1 per i biancocelesti: Izco illude gli etnei in avvio di ripresa, poi la Lazio trova la meritata vittoria grazie a un autogol di Legrottaglie e a un rigore trasformato da Candreva. La squadra di Petkovic e' in emergenza, ma sembra risentire delle assenze solo in fase conclusiva. I biancocelesti giocano un primo tempo di grande intensita', ma il monologo non e' impreziosito da alcun gol.

Alle soglie del 10' Andujar devia in corner il destro a botta sicura di Candreva, al quarto d'ora Saha si divora il possibile vantaggio mandando clamorosamente a lato da due passi. Il Catania e' alle corde, ma al 28' e' la traversa a salvare gli etnei dopo un'incursione in area di Cana: la conclusione dopo un rimpallo con Andujar e' fortuita ma il legno nega il gol all'albanese.

L'equilibrio regge fino all'intervallo, la Lazio spinge anche in avvio di ripresa ma e' il Catania a trovare il vantaggio in modo rocambolesco dopo un altro rimpallo in area: Radu prova a sbrogliare una mischia, ma sul tentato rinvio Izco con lo stinco beffa Marchetti.
 

 

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