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18 aprile 2024

Conegliano

Si è spento Arcangelo Baseotto, il barbiere del generale Rommel

Nell’esercito continuò a fare barba e capelli ai soldati. Fu lì che fece la barba al generale tedesco Erwin Rommel

| Alberta Bellussi |

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Si è spento Arcangelo Baseotto, il barbiere del generale Rommel

VAZZOLA - Si è spento ieri a 101 anni Arcangelo Baseotto; un galantuomo. È stato lo storico barbiere del paese di Tezze di Piave per moltissimi anni insieme al figlio e si pregiava anche di essere stato il barbiere di Rommel. Fu uno dei fondatori del gruppo Bersaglieri di Vazzola.

 

Era consuetudine vederlo alle varie manifestazioni con in testa il suo cappello piumato che ha sempre indossato con orgoglio e consapevolezza a tutti i raduni, anche in età avanzata, e quando sentiva la marcia dei Bersaglieri o l’inno d’Italia si faceva sempre trovare in un rispettoso attenti.

 

Non mancò nemmeno al Raduno di Vazzola del 2016, era presente in prima fila anche se aveva 99 anni. Per la sezione di Vazzola il signor Arcangelo è sempre stato un’istituzione, un testimone importante della storia passata. Baseotto nacque a Fontanelle l’8 febbraio del 1917, ma visse sempre a Tezze, lavorando come barbiere fin da giovanissimo.

 

Nel 1941, combatté in Cirenaica; era in forza all’8° Bersaglieri di Verona e nell’esercito continuò a fare barba e capelli ai soldati. Fu lì che fece la barba al generale tedesco Erwin Rommel e da lì ne derivò il suo soprannome. Al suo rientro in Italia fu nominato sergente e capo fanfara.

 

Il 10 novembre 1945 si sposò con Luigia De Zotti, con la quale raggiunse il traguardo dei 70 anni di matrimonio ed ebbero due figli Giuseppe, come lui barbiere, e Pietro. Nel 1956 fu tra i primi fondatori del fervente gruppo Bersaglieri di Vazzola, uno dei suoi grandi motivi di orgoglio per i valori che rappresentano.

 

Nonno Arcangelo era diventato un nonno simbolo per Vazzola e anche i suoi racconti fervidi e vivi della Guerra raccontati ai ragazzi delle scuole sono stati un grande insegnamento di una parte dolorosa della nostra storia, che lui raccontava con il grande amore per la vita e per il presente. Mancherà molto alla famiglia e ai nipoti ma anche alla Comunità di Vazzola che lo considerava un vero eroe. Molto belle e commoventi le parole lasciate su Facebook dalla nipote Fabiana.

 



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Alberta Bellussi
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