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19 aprile 2024

Treviso

SI FINGEVA RAGAZZA PER RIMORCHIARE MINORENNI

Sessantenne adescava ragazzini tramite sms

| Laura Tuveri |

| Laura Tuveri |

SI FINGEVA RAGAZZA PER RIMORCHIARE MINORENNI

Treviso – Usava i messaggini del cellulare per conoscere ragazzini, acquisire del materiale pedo pornografico e fare in modo di incontrarli nella speranza di avere un rapporto sessuale. Con uno, purtroppo, ci è riuscito. L’orco questa volta è un uomo di 60 anni residente nel veneziano che è stato denunciato dalla Squadra Mobile della questura di Treviso. La procura della Repubblica di Venezia che sta vagliando la posizione dell’indagato che tutt’ora è a piede libero.

Una decina i capi di imputazione. I principali sono violenza sessuale con aggravante per essere stata compiuta su minore, detenzione di materiale pedo pornografico e tentativo di produzione di materiale pedo pornografico. Un centinaio i ragazzi adescatati in prevalenza della provincia di Venezia, un buon numero era di Treviso, qualcuno del padovano, ma anche del vicentino. Il caso è venuto alla luce grazie alla denuncia di una coppia di genitori che, insospettita nel vedere il figlio massaggiare quasi tutto il giorno, si sono rivolti alla polizia. Le indagini, spiega Riccardo Tumminia capo della Mobile di Treviso, erano iniziate lo scorso ottobre.

Il pedofilo, di professione custode alle sagre e al luna park, luoghi in cui molto probabilmente riusciva a farsi dare i cellulari dei minori, aveva studiato un piano fantasioso e perverso allo stesso tempo. Inviava a giovani dai 15 ai 17 anni sms e mms fingendosi una ragazzina di 15 anni. Martina il nome con cui si presentava, una ragazzina molto avvenente ritratta in posizioni molto osè. Al momento non si sa ancora chi sia questa ragazzina.

I ragazzi, certi di dialogare con l’affascinate coetanea inviavano, su richiesta del 60enne, foto e video amatoriali di contenuto hard, anche con scene di sesso di gruppo. Per tentare il contatto fisico, il veneziano aveva escogitato un disgustoso stratagemma. In pratica faceva dire a Martina che se volevano avere un incontro erotico con lei avrebbero prima dovuto sottoporsi, per amor suo, a rapporti sessuali con un uomo che nonostante i suoi 60 anni aveva aspetto e modi giovanili. Sfortunatamente uno ragazzo residente nel veneziano è rimasto vittima dell’inganno.

Il presunto abuso sarebbe stato commesso nella casa del pedofilo oltre un anno fa. Il ragazzo aveva una personalità particolarmente fragile, orfano di padre e con pesanti conflitti con la madre. A cadere nella rete dei pedofili, ha detto Tumminia, sono quasi sempre ragazzi con disagi e fragilità. In casa del veneziano la polizia ha trovato un centinaia di fotografie e video dal contenuto pornografico, la maggior parte dei filmati era stato girato dagli stessi minorenni che erano certi di produrli per la fantomatica coetanea Martina.

Ad alcuni di loro, per invogliarli, aveva promesso anche una carriera come porno divo e, comunque, premiava la loro produzione video  osè promettendo ricariche di cellulare, pizze e con somme di denaro. Tumminia, ancora una volta coglie l’occasione per dire ai genitori di osservare attentamente il comportamento dei propri figli e, qualora, rilevassero qualche anomalia, di non esitare a rivolgersi alle forze dell’ordine.

 


| modificato il:

Laura Tuveri

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