SINDACATI CRITICI, LA GORGO POTEVA SALVARSI
Cgil e Cisl bocciano l'escamotage di creare una nuova azienda, mentre la vecchia poteva salvarsi ricorrendo alla cassa integrazione
Oderzo - I sindacati trevigiani bocciano la proposta dell’imprenditore Danilo Fattor riguardo alla giornata in fabbrica di 6 ore. Le segreteria di Fim e Fiom dicono, infatti, che questa formula non ha nulla di innovativo in quanto si tratterebbe dell’applicazione del part-time che presenta i vantaggi solo per il datore di lavoro e quasi nessuno per il dipendente.
La proposta non salverebbe l’occupazione e non rappresenta un nuovo modello produttivo applicabile in un periodo di crisi. Franco Buran, segretario Fim Cisl la giudica un’iniziativa senza progettualità. Fattor ha fondato La 104 srl sulle ceneri della Gorgo srl, azienda satellite della Palstal di Oderzo che ora sta attraversando una crisi molto pesante con 43 esuberi annunciati e 300 lavoratori in cassa integrazione.
Se per la Plastal è stata trattato la Cig con i sindacati, per la Gorgo l’unica soluzione è stato il licenziamento e La 104 non viene definita dai sindacati un modello produttivo nel Nordest della crisi. Secondo il numero uno della Cgil trevigiana ,Paolino Barbiero, esistevano, infatti, altri escamotage per salvaguardare l’occupazione senza licenziare, per esempio trattando la cassa integrazione per 350, includendo, quindi, anche i dipendenti della Gorgo.
Se l’apertura di una nuova fabbrica è di per sé un fatto positivo in un periodo di crisi, non lo è se nasce pensando che “lavorare tutti, lavorare meno” sia la formula vincente per cavalcare la crisi. Molto critico Barbiero che dice che le 5 persone che sono state riassunte, su 50 licenziate, già lavoravano. Quanto poi alla formulala delle le 6 ore proposte dall’imprenditore, per Barbiero esiste già, visto che ci sono i turni.
Riassumendo lo scenario è questo: a fronte della chiusura di un’azienda che ha lasciato a casa tutti i dipendenti, tranne 5, ne è stata aperta un’altra che ha lasciato a casa tutti. In tutta questa operazione i soli a guadagnarci sarebbero i titolari che portano a casa tutti i benefici dello Stato, mentre i lavoratori ottengono uno stipendio ridotto.