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28 marzo 2024

Vittorio Veneto

Sindaco e cittadini contro la centralina idroelettrica

Sit in in via dei Tintori da parte dei residenti che si oppongono al progetto

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Sindaco e cittadini contro la centralina idroelettrica

Alessandro Biz

CORDIGNANO - Sit-in di amministratori e cittadini lunedì mattina in Via dei Tintori a Cordignano, dove un’azienda privata, “La Serica”, vorrebbe realizzare una centralina idroelettrica. A far sentire la propria voce alcune decine di residenti che rappresentavano gruppi di famiglie della via e membri del comitato “No Centralina di Via dei Tintori”, che hanno atteso sul posto la riunione della commissione tecnica composta da rappresentanti del Genio Civile, della ditta committente La Serika s.r.l., di Arpav, di Veneto Agricoltura e personale tecnico del Comune di Cordignano.

 

Presenti a fianco dei cittadini anche il sindaco Alessandro Biz, il vicesindaco Grillo e l’assessore ai lavori pubblici Salatin. "È emerso che il progetto ignora l’esistenza della pista ciclabile e del percorso naturalistico - hanno riferito gli amministratori - quest’ultimo approvato dallo stesso Genio Civile. Il rumore provocato dalla centralina risulterebbe fuori norma a danno delle abitazioni a ridosso dell’impianto".

"E' impensabile - hanno dichiarato sindaco e assessori - che una ditta privata possa espropriare una strada pubblica per un’opera che non porta alcun beneficio alla comunità”.

 

Amministrazione, Comitato e residenti tutti hanno sollevato opposizioni al progetto, rilevando carenze di sicurezza idraulica, ambientale, acustica e antropica. “500 metri del fiume Meschio verrebbero messi in secca danneggiando l’ecosistema circostante che preserva ancora un habitat naturalistico di valore, con la minaccia di estinzione di alcune specie autoctone. Aumenterebbe esponenzialmente il pericolo di piena e di conseguenza la sicurezza dei cittadini - hanno fatto notare il sindaco e gli assessori - L’impianto è pensato a meno di 10 metri dalla superficie finestrata dell’abitazione della signora Sonego in barba alla normativa inderogabile nazionale vigente. Tutti gli immobili e le abitazioni subirebbero di fatto una forte svalutazione con danni diretti e indiretti”.

 


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