I jihadisti del sedicente Stato islamico (Is) hanno lapidato a morte una donna siriana accusata di "adulterio". Lo riferisce l'ong Osservatorio siriano per i diritti umani, che cita "informazioni incrociate" da attivisti locali. La lapidazione è avvenuta nel quartiere al-Kanisa della città di al-Bo Kamal, nella provincia nord-orientale di Deir Ezzor. Ieri, nella stessa provincia, ci sono state altre cinque esecuzioni, ai danni di cinque giovani di al-Mayadin. Quattro di loro erano accusati di "apostasia e istigazione a lottare contro l'Is", il quinto di "sodomia". L'Is ha giustiziato quest'ultimo lanciandolo giù da una montagna.

Secondo l'Osservatorio, i jihadisti hanno giustiziato in tutto 464 persone in Siria da quando hanno proclamato il loro 'califfato' nel paese e nel vicino Iraq, a giugno 2014.

Alle esecuzioni si aggiungono le pene corporali inflitte dall'Is nella pubblica piazza per reati minori. E' sempre l'Osservatorio siriano per i diritti umani a riportare la notizia di un uomo frustato in pubblico ad Aleppo per aver bevuto alcolici.

Altri due uomini sono stati frustati in una piazza di al-Raqqa. Uno di loro era accusato di aver rubato una moto e l'altro di truffa. L'Is ha costretto i residenti, tra cui alcuni bambini, ad assistere alle frustate a Raqqa.