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29 marzo 2024

Esteri

Siria, nuovo raid aereo contro un panificio

Almeno 15 vittime, 10 sono bambini

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Siria, nuovo raid aereo contro un panificio

BEIRUT - Almeno 15 civili, tra i quali dieci bambini, sono rimasti uccisi in un raid aereo delle forze del regime siriano contro un panificio a Talbisa, località nel governatorato di Homs. Lo denunciano gli attivisti del Comitato generale della rivoluzione siriana, all'indomani della strage di Halfaya, dove 109 persone sono rimaste uccise in un'operazione delle forze del regime simile a quella odierna.

Intanto, sempre ad Homs, sette persone sono rimaste uccise dopo aver respirato un ''gas velenoso'', qualcosa di ''simile al Sarin''. Lo hanno denunciato attivisti siriani delle opposizioni alla tv satellitare 'al-Jazeera', accusando le forze del regime per le sette vittime nel quartiere di al-Bayyada, controllato dai ribelli.

Secondo le fonti, decine di altre persone sono rimaste intossicate e hanno manifestato vari sintomi, come nausea e difficoltà respiratorie e alla vista. Gli abitanti della zona, precisa al-Jazeera, hanno detto non sapere con esattezza che tipo di ''gas'' sia stato utilizzato.

''La situazione è molto difficile. Non abbiamo maschere a sufficienza. Non sappiamo che tipo di gas sia, ma i medici dicono che si tratta di qualcosa di simile al Sarin'', ha detto alla tv 'Raji Rahmet Rabbu' un attivista di Homs.

Il Sarin è il terribile gas nervino usato dai terroristi giapponesi nel 1995 nella metropolitana di Tokyo. A inizio mese la stampa americana ha rivelato che le forze del regime siriano hanno caricato bombe con il Sarin da utilizzare entro 60 giorni, prima che la sostanza chimica perda il suo effetto.

Secondo George Sabra, vicepresidente della Coalizione delle forze siriane di opposione, costituitasi a Doha a novembre, "è troppo tardi per una soluzione politica" della crisi. "Non so quali obiettivi abbia Brahimi durante la sua visita a Damasco, ma conosco molto bene cosa vogliono i siriani" ha affermato Sabra: "I siriani - ha aggiunto - vogliono che Assad se ne va e venga processato per i crimini commessi".

Intanto il ministro degli Esteri russo, Sergei Lavrov, nel corso di un'intervista rilasciata all'emittente 'Russia Today', parla di "suicidio politico" del presidente Assad se decidesse di usare armi chimiche contro i ribelli.

Il capo della diplomazia russa ha comunque precisato che Mosca ha ricevuto ampie garanzie da Damasco che questo genere di armi non verrà mai utilizzato. "Ogni volta che ci sono voci che i siriani stanno facendo qualcosa con le armi chimiche - ha affermato Lavrov - ci rivolgiamo direttamente al governo e ogni volta ci viene assicurato con fermezza che non saranno usate in nessuna circostanza".

(Adnkronos/Aki)

 



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