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25 aprile 2024

Esteri

Siria, rapito un ingegnere italiano

Famiglia chiede silenzio stampa

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Siria, rapito un ingegnere italiano

ROMA - Un ingegnere italiano, Mario Belluomo, originario di Catania è stato rapito in Siria. L'uomo, secondo quanto si è appreso, lavora per l'acciaieria Hmisho di Latakia e risiede in un hotel di Tartous. La Farnesina ha riferito che Belluomo è stato rapito insieme a due colleghi di altre nazionalità. Secondo quanto si è appreso, gli altri due rapiti sarebbero di nazionalità russa , e il sequestro risalirebbe a qualche giorno fa. Ma la notizia non è stata diffusa per motivi di sicurezza.

Il sequestro è stato compiuto "molto probabilmente per estorcere denaro e non per motivi politici" legati alla attuale crisi in corso nel Paese, riferiscono intanto ad Aki-Adnkronos International fonti vicine ai proprietari dell'acciaieria Hmisho presso la quale Belluomo lavora. Le stesse fonti confermano di aver "appreso ieri del rapimento di tre ingegneri, tra cui l'italiano Belluomo, tutti impegnati nel collaudo e nell'avvio di una nuova acciaieria nella zona industriale di Hassia, nei pressi di Homs, e non a Latakia, dove la fabbrica è stata chiusa tre mesi fa per motivi di sicurezza". Ad avvalorare la tesi del sequestro a fini di lucro, le fonti hanno rivelato che "sei mesi fa il cognato del proprietario (dell'acciaieria, ndr) fu rapito da bande di malviventi e la sua liberazione e' avvenuta in seguito al pagamento di un riscatto cospicuo".

Il ministro degli Esteri, Giulio Terzi, che sta seguendo personalmente, attraverso l'unità di Crisi, il caso del nostro connazionale rapito in Siria, spiega che in tutti questi casi l’incolumità del connazionale è la nostra priorità assoluta ed è indispensabile tenere il massimo riserbo".

L'ingegnere Mario Belluomo è stato sequestrato in Siria nei giorni scorsi", ha confermato uno dei cinque fratelli del professionista catanese, Gianfranco. "Noi -aggiunge il fratello dell'ingegnere elettronico etneo- e i responsabili dell'unità di crisi della Farnesina volevamo che non trapelasse per evitare di farlo diventare un caso internazionale".

La famiglia Belluomo, inoltre, ha chiesto il "silenzio stampa" sulla vicenda, chiedendo ai giornalisti di "rispettare questa nostra scelta. Nostra madre, che è anziana, non sa ancora alcunché e stiamo evitando di farle guardare telegiornali o leggere quotidiani".

(Adnkronos/Ign)

 



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