Vittorio Veneto - Tutti sanno che le bugie hanno le gambe corte, ma che le dichiarazioni di Scottà venissero così presto smentite dai fatti nessuno se lo aspettava.

Il 23 maggio Scottà faceva sapere di aver scritto una lettera inviata alla presidente di confindustria Marcegaglia nella quale sosteneva che il comune di Vittorio Veneto “ non solo ha una situazione patrimoniale virtuosa ma può vantare di non aver debiti nei confronti dei fornitori”, ma oggi apprendiamo che l’architetto svizzero che ha progettato la palestra nel brolo di San Giacomo ha dovuto rivolgersi ad un avvocato per chiedere al comune il saldo della sua fattura presentata nel lontano 2005.

Si tratta di una parcella  di 99.000 euro e della quale era stato pagato solo un acconto.
Per lo stesso progetto anche l’ingegner Breda ha presentato una parcella di circa 50.000 euro e ad un altro tecnico era stato commissionato il progetto per l’impiantistica.
Centinaia di euro per un progetto mai realizzato.

FDB