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29 marzo 2024

Vittorio Veneto

"Sono stanca, ma felice di averlo fatto": una settimana senza cibo per combattere i cambiamenti climatici

Sonia de Savorgnani tra gli scioperanti dell'Extinction Rebellion a Roma

| Roberto Silvestrin |

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| Roberto Silvestrin |

Sonia, la prima in alto a sinistra, davanti a Montecitorio insieme ad altri scioperanti

 

FREGONA - Sono rimasti senza mangiare per 7 giorni consecutivi, bevendo solo acqua. Lo sciopero della fame “andato in scena” in questi giorni a Roma è un’iniziativa di Extinction Rebellion, movimento ecologista internazionale: tra gli scioperanti c’era anche Sonia De Savorgnani, figlia di Toio, ambientalista noto per le sue storiche battaglie per la salvaguardia del Cansiglio.

 

Studentessa dell’Accademia delle Belle Arti, vive a Venezia ed è originaria di Fregona. Oggi, con l’azione dimostrativa messa in atto in Piazza della Madonna di Loreto a Roma, si è chiusa la serie di dimostrazioni contro i cambiamenti climatici organizzate per la “settimana della ribellione”, svoltasi in concomitanza in tutto il mondo.

 

Martedì, davanti a Montecitorio, erano in 300. La 25enne si è dichiarata “spossata, ma felice di averlo fatto”. Sono partiti in 17, in 5 hanno resistito per tutti questi 7 giorni di sciopero della fame. Durante la manifestazione di oggi, Sonia ha svolto il ruolo di lettrice, chiedendo a tutti di “partecipare alla soluzione della crisi climatica e ambientale”.

 

Gli scioperanti hanno anche incontrato il ministro dell’ambiente Sergio Costa. “Le sue risposte non sono state soddisfacenti”, riporta la giovane manifestante. Extinction Rebellion è un movimento nonviolento radicale, non gerarchico, che utilizza la disobbedienza civile come mezzo per far sentire la propria voce, nato in Inghilterra nell’autunno scorso.

 

Nel mondo, durante gli scioperi e le azioni non violente organizzate dal movimento, sono state arrestate 2800 persone. Nonostante – dice Sonia – il movimento abbia come motivo fondante la “non violenza radicale”.

 

Gli scioperanti chiedono – essenzialmente - “che i governi dicano la verità dichiarando l’emergenza climatica”, “che si agisca ora, riducendo le emissioni climalteranti entro il 2025” e “che vengano istituite delle assemblee cittadine basate sulla democrazia partecipativa, presieduta da scienziati”.

 


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