Sorpasso azzardato, muore ragazzo in auto con lui: 23enne condannato
Nel 2015 perse la vita Leonard Muca. L’incidente avvenne a Contea di Montebelluna
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TREVIGNANO - Un anno e sei mesi di reclusione, con la condizionale della pena, e quattro anni di sospensione della patente: è questa la sentenza pronunciata ieri dal giudice del Tribunale di Treviso Angelo Mascolo, nei confronti del 23enne di origine albanese, residente a Trevignano, rinviato a giudizio e ora anche condannato per omicidio colposo per aver causato la morte del 23enne e connazionale Leonard Muca (in foto), uscendo di strada con la vettura che guidava e di cui la vittima era passeggero, al termine di un sorpasso azzardato.
Lo rende noto Studio 3A tramite una nota.
“Nei confronti dell'imputato – viene spiegato nel comunicato - che pur aveva chiesto il rito abbreviato, il giudice ha accolto pressoché in toto le richieste – un anno e otto mesi - del Pubblico Ministero, Barbara Sabattini, e le argomentazioni dell'avvocato Andrea Piccoli, del foro di Treviso, il legale che rappresenta uno dei fratelli della vittima, che si è costituito parte civile e a cui il Mascolo ha anche riconosciuto a titolo di risarcimento una provvisionale immediatamente esecutiva di 50mila euro”.
I tragici fatti risalgono all'8 novembre 2015, alle 16.15. Leonard Muca, di origini albanesi ma residente da anni con la famiglia a Treviso, ex studente dell'istituto Turazza, è seduto sul sedile posteriore di una Ford C Max. La vettura percorre via don Minzoni a Contea di Montebelluna in direzione Caerano San Marco-Montebelluna. Superata una semi curva e percorso un tratto in rettilineo, il conducente effettua un sorpasso azzardato e perde il controllo dell'auto, che si gira su se stessa finendo con la fiancata sinistra centro-posteriore contro un grosso albero al margine della strada. L'urto è tremendo e si concentra sulla porta posteriore, non lasciando scampo a Leonard: trasportato all'ospedale in condizioni disperate, morirà dopo quattro giorni di agonia, il 12 novembre 2015, per trauma cranico-encefalico ed emorragia cerebrale.
“I familiari – prosegue la nota - distrutti dal dolore, per ottenere giustizia, tramite il consulente personale Diego Tiso, si sono rivolti a Studio 3A, società specializzata a livello nazionale nella valutazione delle responsabilità in ogni tipologia di sinistro, a tutela dei diritti dei cittadini che, parallelamente al procedimento penale aperto dalla Procura di Treviso, ha presentato subito richiesta di risarcimento alla compagnia di assicurazione della vettura”.