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28 marzo 2024

Cronaca

Spari a Foggia, ucciso carabiniere

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scientifica

E' un uomo di 66 anni con precedenti per reati legati alle sostanze stupefacenti l'uomo che è stato fermato per l'omicidio del maresciallo maggiore Vincenzo Carlo Di Gennaro ed il ferimento di un giovane militare nella sparatoria di questa mattina in piazza a Cagnano Varano, in provincia di Foggia.

 

Secondo una ricostruzione, l'uomo è stato fermato per un controllo stradale. Per evitarlo, ha quindi estratto una pistola e ha fatto fuoco colpendo entrambi i Carabinieri a distanza piuttosto ravvicinata. E' stato bloccato da altri Carabinieri mentre tentava la fuga e immobilizzato per poi essere condotto in caserma dai militari della Stazione di Cagnano Varano e della Compagnia di Vico del Gargano. L'altro carabiniere, ferito a un braccio, è in condizioni che non destano preoccupazione.

 

Unanime il cordoglio delle istituzioni, a partire dal vicepremier Matteo Salvini: ''Una preghiera per Vincenzo, un pensiero alla sua famiglia e ai suoi colleghi, il mio impegno perché questo assassino non esca più di galera e perché le Forze dell'Ordine lavorino sempre più sicure, protette e rispettate'' dice il ministro dell'Interno.

Gli fa eco l'altro vicepremier, Luigi Di Maio: "Questa mattina durante un ordinario controllo, nella piazza principale di Cagnano Varano, un criminale ha estratto una pistola e ha sparato contro due nostri Carabinieri. Uno di loro, un maresciallo, è deceduto; l'altro è rimasto ferito ed è in ospedale. Il mio cordoglio, la mia vicinanza alla famiglia e ai cari dei due militari. Questo omicidio non ha colpito solo due servitori dello Stato, ma l'intero Stato. Chi tocca un Carabiniere tocca lo Stato, tocca ognuno di noi. Ora basta, ci sarà una reazione!", scrive su Facebook.

Il presidente del Consiglio Giuseppe Conte ha invece chiesto un minuto di silenzio all'inizio del suo intervento all'inaugurazione dell'anno accademico del Politecnico di Bari, per il maresciallo dei carabinieri morto "nell'esercizio dei compiti di ufficio". "Purtroppo oggi - ha detto - è una giornata di lutto perché abbiamo perso un uomo delle Istituzioni, dell'Arma, il maresciallo maggiore Di Gennaro".

"Qualche ora fa era rimasto ferito e poi è deceduto - ha proseguito il premier - mentre è rimasto ferito il carabiniere Casertano. Per fortuna mi hanno confermato che pur avendo due proiettili, uno all'addome uno al braccio, assolutamente la sua vita è salva e potrà recuperare. E' una giornata di lutto, Casertano è celibe e anche Di Gennaro è celibe. Dobbiamo stringerci commossi ai familiari di Di Gennaro e all'intera Arma dei Carabinieri".

Anche il comandante generale dell'Arma dei carabinieri, il generale Giovanni Nistri, commenta all'Adnkronos la morte del maresciallo: "Vincenzo è un'altra vittima tra i militari che ottemperano al loro giuramento e svolgono il loro dovere per la tutela della legalità a favore della sicurezza dei cittadini" sottolinea Nistri. Per la ministra della Difesa, Elisabetta Trenta "chi colpisce un carabiniere colpisce non solo una Istituzione della Difesa ma l'intero Stato".

Il sindaco di Cagnano Varano, Claudio Costanzucci Paolino, conosceva come tutti in paese il carabiniere ferito mortalmente: "Un episodio gravissimo, in cui l'Arma dei Carabinieri viene colpita in maniera assurda. Era una persona straordinaria - racconta all'Adnkronos -, un maresciallo che conoscevamo da tempo, dalla grande professionalità, sempre disponibile e pronto a sacrificarsi per il suo lavoro".

"Non è originario di Cagnano Varano - sottolinea -, ma lavorava qui da tanto tempo. Sono convinto che lo Stato reagirà nel modo più giusto e opportuno perché tutti, sia chi lavora per lo Stato che chi lavora per i cittadini, chiedono sicurezza".

"Proclameremo il lutto cittadino - assicura ancora il sindaco - e faremo anche modo di costituirci parte civile nel processo contro l'autore di questo gesto. Esprimo vicinanza alla famiglia del carabiniere e solidarietà a tutta l'Arma", aggiunge.

 



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