REVINE LAGO - Più di 5.000 euro di risarcimento all'avvocato che querelò il vicino accusandolo di avere minacciato la sua incolumità “puntandolo” con il fuoristrada in una stradina. Così ha deciso, lunedì, il giudice Piera De Stefani del Tribunale di Conegliano, chiamata ad esprimersi sul caso che vedeva il revinese A. R. imputato di minacce aggravate.

Parte civile nel processo era l'avvocato Nicola Chiesura, 68 anni, assistito dal figlio e collega Francesco. Il legale ha sostenuto che il vicino di casa gli provocò uno stato di agitazione con quella manovra pericolosa. La moglie dell'imputato sostenne al contrario che suo marito si fermò quando vide il legale a piedi vicino al suo Pajero.

Il pubblico ministero Ruggero Migotto ha chiesto per A. R. la condanna a due mesi di reclusione. La difesa ha ribattuto chiedendo l'assoluzione con formula piena o almeno dubitativa. Il giudice, in primo grado, ha riconosciuto il revinese responsabile delle minacce aggravate e lo ha condannato a un mese di reclusione (pena sospesa) e a risarcire l'avvocato Chiesura con 5.050 euro, così divisi: 5.000 per i danni morali, 50 per quelli materiali (in un presunto urto con il Pajero l'ombrello del legale si ruppe).

A questa cifra va aggiunto il risarcimento delle spese per la costituzione di parte civile sostenute dall'avvocato: A. R. dovrà provvedere anche a questa incombenza, oltre che a pagare le spese processuali. Le motivazioni della sentenza saranno rese note entro tre mesi.

Luca Anzanello