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14 dicembre 2024

Vittorio Veneto

Sprar, i Comuni dicono no

Numerosi rinuniciano alla possibilità dell'accoglienza diffusa

| Stefania De Bastiani |

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| Stefania De Bastiani |

Sprar, i Comuni dicono no

VITTORIO VENETO - “Non abbiamo strutture pubbliche per accogliere i richiedenti asilo”. E’ questa la motivazione con cui i sindaci di Miane, Follina, Tarzo, Cison, Sarmede e Cordignano hanno spiegato la loro scelta di dire no allo Sprar. Vittorio Veneto aveva proposto la partecipazione dei tutti i comuni dell’Unione Montana delle Prealpi Trevigiane per partecipare, insieme, al bando per l’accoglienza diffusa. Bando con cui i Comuni mettono a disposizione immobili per accogliere richiedenti asilo mentre le spese vengono coperte per il 95% dai fondi europei.

 

Un’opportunità, per i Comuni, anche dal momento in cui questo eviterebbe grossi ammassamenti di profughi come quello del Ceis a Vittorio Veneto, dove ne sono ospitati oltre cento, e quello annunciato a Cison di Valmarino, dove un’ottantina di ragazzi dovrebbero prendere posto al Borgo.

 

I primi cittadini Angela Colmellere, Mario Collet, Gianangelo Bof e Roberto Campagna, però, hanno ribadito il loro no alla partecipazione al bando. Indecisi i sindaci di Fregona Laura Buso, di Cappella Maggiore Mariarosa Barazza, di Revine Lago Michela Coan, che pare stiano valutando l’ipotesi nonostante - hanno dichiarato - non abbiano immobili liberi. Vittorio Veneto sarebbe disposta a partecipare allo Sprar ma solo se con gli altri Comuni.

 


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