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16 aprile 2024

Treviso

La start up trevigiana dell’anno "emigra" a Bolzano

Ingaggiata da Noi Techpark, la Hbi realizzerà il suo progetto in Alto Adige

| Isabella Loschi |

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| Isabella Loschi |

La start up trevigiana  dell’anno

TREVISO - Una pianta, per crescere e diventare rigogliosa richiede non solo cura e dedizione ma anche un terreno fertile in cui affondare radici solide. Questo ovviamente non vale solo per il mondo vegetale, è infatti paradigma necessario per la crescita e la conservazione di qualsiasi cosa. Anche le idee più geniali non portano a nulla e muoiono se non vengono coltivate nel più fertile dei terreni. L’hanno capito anche i soci fondatori di Hbi Srl, la start up trevigiana dell’anno, che ha ottenuto riconoscimenti in tutto il mondo, “costretta” a emigrare a Bolzano.

Gli inventori di una tecnologia che trasforma lo scarto biodegradabile, come il rifiuto umido, in energia in sole 5 ore, frutto di anni di studio e ricerca attuati dall’ingegner Daniele Basso, con il supporto tecnologico di Renato Pavanetto e della ditta Carretta Srl, hanno ottenuto lo scorso anno il premio Unicredit Startlab a Milano, il Premio Speciale Marzotto a Roma, successivamente, il 26 maggio di quest’anno ha conquistato il primo premio in Cina nella competizione ChinItaly e il premio “Startup Trevigiana dell’Anno 2017”. Nella Marca si aspettavano di essere ingaggiati da qualche azienda per mettere in pratica la nuova tecnologia, invece, l’occasione è arrivata da Bolzano. Il nuovo centro di Innovazione Tecnologica Noi Techpark di Bolzano ha offerto ad Hbi il supporto tecnologico per concretizzare e immettere poi nel mercato la rivoluzionaria idea. Costruito sulle ceneri di una acciaieria il Centro Noi Techpark nasce per dare l’opportunità, a giovani innovatori, studenti e ricercatori, di sviluppare le proprie idee in un contesto ricco di possibilità.

“La Provincia Autonoma di Bolzano ha compreso che per fare vera innovazione, università, centri di ricerca e industria devono lavorare a stretto contatto - ha commentato Daniele Basso co-fondatore e Ceo di Hbi- Noi abbiamo trovato in questo contesto l’ecosistema ideale per sviluppare il nostro progetto, considerando che per una startup la velocità di crescita è fondamentale. Non possiamo permetterci le tempistiche tipiche di una azienda tradizionale: una startup viaggia su binari diversi, molto più veloci. E considerato il forte carattere di ricerca che connota HBI, il NOI è una realtà ideale”.

 



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Isabella Loschi

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