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29 marzo 2024

Montebelluna

Storica sede di Veneto Banca al Comune? Consiglio approva

Con una mozione mandato al sindaco per trattare con governo e vertiti Banca Intesa

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Sede storica veneto banca Montebelluna

MONTEBELLUNA - Il Consiglio comunale ha approvato all'unanimità la mozione riguardante le vicende di Veneto Banca redatta dal sindaco e concordata con i capigruppo consiliari. Due i punti salienti: giungere alla distinzione tra soci risparmiatori e soci investitori, rendendo i primi dei soggetti da risarcire col recupero dei crediti delle popolari; assegnare la storica sede in centro al Comune di Montebelluna.

Ora l’amministrazione comunale di Montebelluna ed il particolare il sindaco hanno ricevuto ufficialmente mandato per trattare con i parlamentari, il governo ed i vertici di Banca Intesa.

 

“Il testo ha conciliato posizioni e visioni diverse sul tema della vicenda di Veneto Banca con l'obiettivo di rafforzarne il dispositivo deliberativo affinché vi fosse un'unanimità nelle richieste – spiega il sindaco Marzio Favero -. È infatti da sottolineare che la mozione ha un doppio oggetto: il primo, gerarchicamente, è la richiesta che il Parlamento vari una legge speciale a favore degli ex soci risparmiatori di Veneto Banca che sono da distinguere dai soci investitori. Si tratta di una partita sulla quale già mi ero permesso di intervenire in occasione della conversione del decreto legge emanato dal governo che mandava in liquidazione le due popolari venete trasferendo tutte le componenti positive a Banca Intesa San Paolo. 

Avevo prodotto un documento che era stato sottoscritto da altri 35 sindaci e che avevo indirizzato a tutti i parlamentari veneti nel quale chiedevamo che si distinguesse il profilo dei soci investitori da quello dei soci risparmiatori riconoscendo i secondi come vittime degne di un risarcimento anche attraverso il recupero dei crediti che verrà operato dai liquidatori delle due popolari”.

 

Il secondo tema riguarda la sede storica di Veneto Banca. “Nella comunità è ancora viva la nostalgia per l'unico teatro che abbia mai avuto la città di Montebelluna, acuita dal fatto che oggi il centro storico è stato rigenerato attraverso la riqualificazione architettonica e la pedonalizzazione – prosegue Favero -. Come diceva Strehler il teatro sta all'anima, come l'ospedale sta al corpo. Non esiste una città se manca l'uno o l'altro”.

 



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