QUINTO DI TREVISO - Una visita formativa in azienda per 23 studenti universitari si è trasformata in un’offerta di lavoro. E’ successo qualche giorno fa alla Stl, Structural Tube Laser, azienda di Quinto di Treviso attiva nella carpenteria medio-pesante. L’impresa trevigiana ha aderito al “Welcome design workshop 2018”, promosso dall’università Iuav di Venezia e dalla Fondazione Venezia, e nell’ambito di questa iniziativa ha ospitato nella sua sede 23 ragazzi dei corsi di “Disegno industriale e multimedia” e “Design”, insieme ad alcuni loro docenti.

L’azienda di Quinto, fondata 60 anni fa dal nonno Angelo e poi portata avanti dal papà Gianfranco, è oggi guidata da due giovani Giada e Kristian Mazzobel con rispettivamente alle spalle una laurea in giurisprudenza e una in Ingegneria Meccanica. Con l’arrivo della terza generazioni l’azienda ha investito nella tecnologia d'avanguardia, tanto da diventare un punto di riferimento a livello europeo per la lavorazione di tubi in acciaio di grandi dimensioni. E come succede spesso, la veloce espansione, richiede addetti con profili adeguati, spesso difficili da trovare.

“Il mercato richiede di poter investire in continuazione - dice Kristian Mazzobel - abbiamo acquistato il primo impianto al mondo per il taglio di tubi e profili con tecnologia al laser – plasma e ossitaglio in 3D e siamo costantemente attivi anche nell'ambito non solo degli investimenti tecnologici ma soprattutto in quelli umani. Siamo un’azienda in forte crescita e abbiamo una estrema difficoltà a reperire giovani da inserire nel nostro team”.

E proprio per questo davanti ai 23 giovani universitari preparati i titolari hanno subito lanciato la loro proposta: “La nostra azienda è alla costante ricerca di giovani talentuosi che abbiano voglia di cimentarsi ed iniziare una carriera professionale nell'ambito dell'acciaio. È per questo che vi offriamo la possibilità di essere assunti nel nostro team una volta terminato il vostro percorso di studi”. “Pur avendo notevolmente abbassato l'età media dei nostri dipendenti, con l'assunzione di giovani in vari settori, abbiamo la necessità di reperire personale” - spiega Kristian.

Da qui anche la scelta di interagire con il mondo universitario. “Lo Iuav necessitava di imprese in grado di mostrare ai propri studenti come si crea materialmente ciò che progettano – racconta Giada Mazzobel - noi volevamo capire cosa si aspetta un giovane laureato dal mondo del lavoro”.