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19 aprile 2024

Treviso

Tanti cani e gatti maltrattati nella Marca salvati dall’Enpa

Dal 2017 le guardie zoofile hanno ricevuto più di 800 segnalazioni

| Isabella Loschi |

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| Isabella Loschi |

Tanti cani e gatti maltrattati nella Marca salvati dall’Enpa

TREVISO - Melly, Teddy, Bobby, ma anche Carlo e Jack. Sono tutti cani e gatti, ma anche animali selvatici, maltrattati, picchiati o avvelenati. In Provincia di Treviso non passa giorno che si verifichi qualche atto di crudeltà nei confronti degli animali. L’ultimo della lunga serie è di questi giorni a Salgareda, vittima una povera gattina uccisa con tre proiettili e gettata in strada. Ma è solo la punta dell’iceberg. È un atteggiamento ancora molto diffuso, soprattutto nelle periferie dei paesi e nelle frazioni distanti dai centri urbani.

Per contrastare e reprimere i maltrattamenti l’Enpa di Treviso trevigiana si è dotata, dal 2017, di sette Guardie Zoofile che svolgono servizio in tutta la provincia, operando in stretta collaborazione con il Rifugio di Ponzano. Le guardie, volontari ma anche veri e propri agenti di polizia giudiziaria, decretate direttamente dal Prefetto, verificano la corretta applicazione della normativa comunale, regionale e nazionale in materia di benessere degli animali d’affezione. Ricevono segnalazioni dai privati cittadini e dalle istituzioni, accertano la situazione e se ne ricorrono gli estremi verbalizzano il reo e/o sequestrano l’animale maltrattato per garantirgli il diritto a una vita migliore.

 “Dal 2017 abbiamo ricevuto oltre 800 segnalazioni” - dichiara il Capo Nucleo Enrico Tomasella -  “operiamo prevalentemente nel fine settimana e nel nostro tempo libero, gratuitamente, al servizio della comunità per garantire i diritti degli animali. Abbiamo notificato decine di Notizie di Reato e attuato diversi sequestri.  Molte le azioni combinate con carabinieri, e veterinari dell’Ulss. La gran parte delle segnalazioni riguarda la detenzione di cani a catena (nonostante sia vietata e sanzionata in Veneto dal 2016 ndr) o in recinti sottodimensionati, isolati e sporchi; l’utilizzo di collari elettrici, considerato maltrattamento; cani e gatti malati e non curati dai proprietari”.

“Melly, per esempio” continua il Capo nucleo “è stata ritrovata in fin di vita nel giardino di un’abitazione che pareva più una discarica a cielo aperto. La sua cuccia non aveva il tetto, il cibo era ammuffito e aveva una enorme ernia ombelicale che le impediva di muoversi. I veterinari le avevano dato pochi giorni di vita. Ma grazie all’intervento del Nucleo di Guardie Zoofile, Melly è stata portata via, operata e malgrado l’età avanzata, adottata da una signora che si è presa cura di lei”.

Foto dell'Enpa Treviso 

Anziano era anche il cagnolino che le guardie hanno soprannominato Nonno Pisu. Dopo la morte del proprietario nessuno si era più preso cura di lui ed era stato lasciato in balia di sé stesso, in una casa abbandonata legato a catena. Curato è stato affidato a una bellissima famiglia. E poi ci sono stati Teddy, Bobby e Casper, che vivevano tutti con una pesante catena al collo; Carlo e Jack, che stavano morendo di fame. Tutti ritirati e affidati a delle nuove stupende famiglie.

“Le guardie zoofile si limitano ad applicare la normativa vigente” dichiara Adriano De Stefano, presidente dell’Enpa di Treviso - “non è questione di sensibilità, si tratta di mettere in pratica ciò che la giurisprudenza di Cassazione afferma da anni, ovvero che gli animali sono esseri senzienti, in grado di provare gioia e dolore".

Ogni cittadino della Provincia può fare la propria segnalazione scrivendo a ggzztreviso@gmail.com o contattando il numero di cellulare 392 4085515.

 



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