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29 marzo 2024

Economia e Finanza

Tasse dimezzate per posto fisso giovani

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Tasse dimezzate per posto fisso giovani

Sarà una decontribuzione strutturale del 50% degli oneri previdenziali quella che i giovani potranno utilizzare per tre anni in caso di assunzione a tempo indeterminato. È il ministro del lavoro Giuliano Poletti al termine dell'incontro con Cgil Cisl e Uil a disegnare la bozza di intervento al centro del tavolo di confronto. Ancora non è però stata individuata la platea dei giovani interessati, l'età cioè da cui decorrerebbe la decontribuzione, aggiunge, così come ancora da approfondire resta il tetto dell'incentivo.

"L'intervento sarà strutturale perché accompagnerà sempre i giovani individuati per tre anni. Sarà cioè un diritto individuale che il giovane mantiene per tutti gli anni in cui resta all'interno della fascia di età da individuare", dice respingendo l'eventualità che si configuri una "bolla" di licenziamenti al termine del triennio. "Prevederemo una norma che blocchi i licenziamenti scorretti di questo tipo", ribadisce comunque soddisfatto dell'esito del confronto. "Il clima è stato positivo e la discussione diretta e costruttiva", dice.

Governo e sindacati infatti starebbero lavorando, a quanto si apprende, ad una sorta di "clausola di salvaguardia" con cui disinnescare gli eventuali comportamenti illegittimi delle aziende. Sul tavolo perciò anche la possibilità di prevedere per quelle aziende che licenzino al termine del periodo di decontribuzione la restituzione integrale di tutti i contributi non pagati in virtù della agevolazione. Il tema comunque sarà approfondito nel corso di una nuova serie di incontri tecnici che proseguiranno ancora per un paio di settimane.

Sull'ipotesi di una possibile impennata dei licenziamenti, comunque, il ministro frena. "Mi sembra poco razionale che un'azienda assuma e formi un dipendente per poi licenziarlo", commenta anche se poi aggiunge:" Il tema comunque ci sta". La strutturalita' dell'intervento, inoltre, "il fatto che la decontribuzione ci sarà sempre", ha ancora spiegato il ministro, eviterà anche un'altra bolla, quella che portava le aziende a concentrare le assunzioni in corrispondenza del periodo previsto per gli incentivi. "La discussione comunque è ancora totalmente aperta", prosegue Poletti, che ha ricordato come gli interventi sulla occupazione giovanile "non si esauriscono in un solo strumento" ma faranno parte di un ventaglio di iniziative che vedrà anche l'apporto di Garanzia Giovani, di un intervento per rafforzare gli Istituti Tecnici superiori, e degli incentivi che il governo metterà in campo per quel che riguarda il lavoro 4.0. Sul tavolo dell'incontro anche il neonato assegno di ricollocamento e la sua partenza a regime. Un assegno che nelle intenzioni di governo e sindacati potrebbe essere utilizzato anche nella gestione degli esuberi in aree di crisi. "L'assegno di ricollocazione potrebbe essere anticipato a quei lavoratori ancora in Cig ma destinati alla Naspi per cercare di collocarli prima che accedano alla disoccupazione". Un intervento questo, ha chiarito ancora, "su base volontaria e garantito da un espresso accordo tra le parti". A breve perciò, annuncia, saranno convocate anche le associazioni di impresa, Confindustria in testa. Sempre in tema di ammortizzatori governo e sindacati hanno analizzato anche il Fis, il fondo di integrazione salariale che supporta i lavoratori di quei settori esclusi dall'utilizzo della cig. I sindacati ne hanno denunciato sempre la lentezza dell'intervento. "Ci sarà un incontro dedicato perché l'intervento ha bisogno di una verifica puntuale ", conclude Poletti.

 



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