MOTTA DI LIVENZA - Oltre 500 presenti sabato mattina all’incontro pubblico organizzato da Ulss trevigiana, dirigenza scolastica e amministrazione mottense sul caso del focolaio di tubercolosi che ha riguardato la scuola primaria Aleandro. La scorsa settimana anche un centinaio di studenti del primo anno della scuola media sono stati sottoposti in via precauzionale al test della Mantoux. Quell’esame aveva evidenziato due casi positivi.

Ieri il direttore del Dipartimento di Prevenzione dell’Ulss 2 Sandro Cinquetti ha detto: «I due ragazzi positivi alla Mantoux alla scuola media, nei successivi esami sono risultati negativi per cui la storia si chiude qui. Martedì comunque abbiamo in programma il test anche per i ragazzi di seconda media».

Cinquetti e Rezza

Accanto al dirigente generale dell'Asl 2 Francesco Benazzi e allo stesso Cinquetti, a Motta c’era anche Giovanni Rezza, direttore del Dipartimento di Malattie Infettive dell’Istituto Superiore di Sanità, una delle massime autorità a livello nazionale nel settore, oltre che tutti gli specialisti dell’Ulss 2 che hanno collaborato all’emergenza.

«Vogliamo controlli specifici ad inizio anno agli insegnanti» hanno chiesto a più riprese i genitori. Sulla questione Cinquetti ha detto: «Stiamo parlando di un caso che gli specialisti in precedenza non avevano mai visto. Una volta passata l’emergenza, valuteremo le procedure da percorrere». Martedì dunque test Mantoux per i ragazzi di seconda media: i risultati saranno pronti venerdì. Mentre il 20 maggio verrà riproposto il test a tutti i bambini che la prima volta erano risultati negativi.