Foto di Mauro Romanzi da Tcbf

TREVISO - La pioggia non ha fermato gli appassionati di fumetto e illustrazione che domenica hanno riempito le sedi del Treviso Comic Book Festival per l’ultima giornata della 14esima edizione dedicata al fumetto. Una edizione in crescita, non solo per numero di presenze, ma per qualità nell’offerta, fidelizzazione del pubblico, numero di editori e ospiti presenti e importanza tra le mostra di settore.

“Nelle sedi allestite per le mostre si stima siano passate tra le 36 e le 38 mila persone” - hanno detto durante la in conferenza stampa di chiusura Alberto Polita e Nicola Ferrarese, direttori della manifestazione. “In termini numerici ci siamo assestati sui numeri dello scorso anno ma siamo cresciuti in tutti gli altri ambiti, quelli che ad oggi, ci internano di più. Ovvero qualità degli allestimenti, qualità nell’offerta culturale, nella presenza di editori, autori, autoproduzioni”.

Le autoproduzioni presenti sono quasi raddoppiate contando 120 presenze, contro le 70 del 2016; oltre 200 autori invitati, 25 case editrici presenti (erano 18 nel 2016), triplicati i workshop e riempiti nuovi spazi della città con allestimenti che non hanno ormai nulla da invidiare a quelli di esposizioni più blasonate. Nei due giorni di mostra mercato quasi 8.000 libri a fumetti venduti, il +25% rispetto allo scorso anno. In crescita anche le presenze turistiche: oltre 450 solo quelle a carico dell’organizzazione con alberghi e bed&breakfast della cintura urbana esauriti nel fine settimana del Tcbf. Importante anche il numero dei 120 i volontari, provenienti persino da Bari e da Londra: "Senza il loro preziosissimo aiuto - sottolineano gli organizzatori - tutto ciò non sarebbe possibile”.

Le mostre: oltre 1.200 presenze in soli due giorni agli Spazi Bonben di Fondazione Benetton per la mostra dedicata a Andy Rementer, record assoluto, 2 ore di coda per la personale dell’artista Luigi Serafini a Ca’ dei Ricchi, una media di 500 visitatori a inaugurazione con picchi assoluti come a Palazzo Giacomelli per Giorgio Cavazzano. Successo anche per i social, “indispensabili per la promozione del festival”, sottolinea Polita, che nella settimana del festival hanno visto crescere in maniera esponenziale “like” e visualizzazioni.

“Il Tcbf è come un diamante, che va lucidato sempre poter risplendere sempre di più. Noi siamo già al lavoro sulle prossime due edizioni - spiegano gli organizzatori - e lanciamo un appello all’amministrazione ma anche ai privati per segnalare luoghi pregiati della città da riempire con i fumetti”. Infine un desiderio: “Ci piacerebbe molto che il Treviso Comic Book avesse una propria sede organizzativa stabile, dove poter lavorare alle future edizioni”.