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29 marzo 2024

Castelfranco

TEATRO ACCADEMICO: «QUADRUPLICATO IL COSTO PER LE SCUOLE»

Paolo Comelato dell’Idv attacca l’amministrazione

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TEATRO ACCADEMICO: «QUADRUPLICATO IL COSTO PER LE SCUOLE»

CASTELFRANCOÈ polemica sui costi per l’utilizzo del Teatro Accademico. Paolo Comelato dell’Italia dei Valori parla di un prezzo quadruplicato per le scuole e attacca l’amministrazione.

Da parte sua l’assessore Giancarlo Saran replica: «Abbiamo rivisto i prezzi per mantenere un buon servizio». Ad accendere la miccia è stato il caso di una scolaresca che ha dovuto pagare un prezzo di 400 euro anziché 100 come avveniva in passato. Cosa che l’assessore giustifica sostenendo possa essersi trattato di un «errore di comunicazione tra gli uffici». Precisa anche che comunque non hanno «alcuna intenzione di penalizzare le scuole».

Al di là del caso specifico, va detto che le tariffe non sono state modificate. Semmai è diventato più raro che la giunta conceda sconti, come invece era prassi con la precedente amministrazione. E questo ovviamente sta provocando un certo disappunto. Queste le tariffe in vigore dal 2009. La tariffa intera per gli spettacoli prevede un costo 500 euro a giornata con il servizio biglietteria, 400 euro senza. Tariffa che scende a 100 euro se a fare richiesta è una scuola. Per i convegni la tariffa è invece di 500 euro per mezza giornata e di 1.000 euro per tutto il giorno. In ogni caso la giunta può decidere se applicare il meccanismo della “partecipazione”, che dimezza la tariffa, oppure la “gratuità”, concedendo il teatro senza chiedere nulla. M. Cer.

RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO LA NOTA DI PAOLO COMELATO

DOMANI IL FEDERALISMO, OGGI INTANTO COMINCIANO GLI AUMENTI LEGHISTI: E DA DOVE ? TOH ! DALLA CULTURA...

Ora, dopo che la Lega, come forza di Governo, ha tolto l’Ici, dopo che è stata complice (per averla firmata e mai ostacolata) della riforma Gelmini da tutti osteggiata, la Giunta castellana leghista mette ancora più in difficoltà le scuole che già hanno visto ridursi notevolmente i fondi per l’offerta formativa. Gli Istituti che nell’anno in corso hanno chiesto di poter portare al Teatro Accademico le scolaresche per permetter loro di assistere a spettacoli culturali, si sono visti QUADRUPLICARE il costo della sala dell’Accademico: dai 100 euro dell’anno scorso a ben 400 euro oggi. E voci dicono che inizialmente la Lega parlasse addirittura di 500 euro (che hanno i cittadini da lamentarsi, dunque, hanno pensato pure allo sconto!); non solo… sembra che i presidi abbiano dovuto pietire per non vedersi riproporre due volte il prezzo della sala a causa della necessità di mandare gli alunni in due gruppi dato il loro alto numero.

 La Lega è il partito della vuota propaganda: per far digerire meglio l’odiata riforma Gelmini, ha sostenuto la distribuzione del “tesserino per lo studente” che dovrebbe permettere agli alunni di ottenere sconti qualora si recassero a spettacoli culturali, cinematografici, mostre… Ora, se la giunta leghista di Castelfranco Veneto aumenta così considerevolmente il costo di una sala (in mancanza di un auditorium) le scelte di un Istituto sono due: si aumenta il costo del biglietto per gli alunni (e il tesserino diviene pura propaganda) o si accolla completamente le spese della sala grattando, però, sul fondo d’Istituto che ha già subito una bella dieta dimagrante.

In questo secondo caso, si potrà garantire lo spettacolo agli alunni per quest’anno; ma l’anno prossimo dato che la riforma Tremonti ha tagliato i finanziamenti a tutti, scuola compresa eccetto, ovviamente, quella privata cattolica…, si potranno ancora offrire ai nostri studenti spettacoli teatrali o musicali ? Questo è il punto: la riforma Tremonti ha tagliato i fondi anche ai Comuni che ora sono in affanno e si rifanno là dove possono o dove pensano di far meno rumore. E chi ha firmato, con tanto di sorrisi e applausi, la riforma Tremonti ? La Lega !!!

Su una facciata del tesserino per lo studente si legge : “La scuola è aperta a tutti ..” peccato che la direzione leghista sia stata di appoggiare il finanziamento alle scuole private-cattoliche che non sono certo per tutti, mentre quella pubblica è stata vessata pure economicamente. E ancora: che la scuola sia aperta a tutti lo dice l’“articolo 34 della Costituzione della Repubblica italiana” come recita anche lo stesso tesserino dello studente. A parte il fatto che sappiamo benissimo cosa ne pensino i leghisti e il loro capo (detto anche “dito medio alzato”) della Repubblica Italiana; ma l’articolo 34 asserisce che “La Repubblica rende effettivo questo diritto -quello all’istruzione - con borse di studio, assegni alle famiglie ed altre provvidenze..”, non quadruplicando il prezzo dei teatri. Il fatto è che il mitico sindaco Dussin ha altro da fare in questo momento che pensare alla cultura, deve difendere il grande burattinaio.

Deve andare a omnibus su LA 7 per pronunciare una frase storica: “La magistratura – ha detto Luciano Dussin – si vuole sostituire a forza al potere legislativo: bisogna cambiare la Costituzione per quanto riguarda i modi e i comportamenti della magistratura”. Bella frase!!! Il proverbio più adatto per Dussin e famiglia leghista? “ Tra il dire e il fare c’è di mezzo il mare”. La Lega rimane al Governo solo per fare gli interessi di Berlusconi, in cambio di quel finto Federalismo che così come proposto alzerà le tasse anche ai Veneti polentoni.

 



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