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23 aprile 2024

Esteri

Tensione Usa-Russia. Prove tecniche di guerra fredda

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US President Barack Obama speaks during a press conference at the G7 Summit at the Schloss Elmau castle resort near Garmisch-Partenkirchen, in southern Germany on June 8, 2015. AFP PHOTO/MANDEL NGAN

Il presidente russo Vladimir Putin sta cercando di "ricreare le glorie dell'impero sovietico" con le sue azioni in Ucraina. A dirlo è stato il presidente degli Stati Uniti Barack Obama, nella conferenza stampa a conclusione del G7 in Germania.

"Qui al G7 - continua - ci siamo accordati per fare in modo che, pur continuando a cercare una soluzione diplomatica, le sanzioni restino in atto fino a quando la Russia continuerà a violare i suoi obblighi nei confronti dell'accordo di Minsk. Questo significa poter estendere le sanzioni anche oltre luglio e il G7 ha detto chiaramente che se sarà necessario inaspriremo le sanzioni".

Rispondendo a una domanda sulle sanzioni a Mosca, Obama sottolinea: "E' una questione che dovrà decidere Putin: vuole continuare a isolare il suo paese e la sua economia? Oppure vuole riconoscere che la grandezza della Russia non dipende dalle violazioni territoriali e dell'integrità degli altri paesi?"

"Il popolo russo sta sostenendo un costo, l'economia russa è stata indebolita moltissimo, il rublo ha perso valore, l'inflazione è aumentata", ha sottolineato il leader della Casa Bianca. "La Russia è in recessione, quindi le azioni di Mosca in Ucraina stanno solo facendo del male alla Russia e al popolo russo".

Obama ha parlato di "forte consenso sul fatto che dobbiamo continuare a spingere e fare pressione sulla Russia perché si attenga agli accordi di Minsk". Finché non ci sarà una loro piena attuazione "le sanzioni resteranno in atto".

"Si è parlato di ulteriori passi che dovremmo intraprendere se la Russia dovesse rafforzare la sua aggressione", ha poi ricordato il presidente americano. Il primo scopo resta "quello di portare avanti le sanzioni esistenti, ma a livello tecnico vogliamo essere preparati, anche se non vorremmo adottare nuove sanzioni".

Intanto, mentre a Elmau i leader del G7 erano riuniti per discutere anche della crisi ucraina, il ministero degli Esteri russo in un rapporto sulle sue attività nel 2014 e i piani per la prospettiva a medio termine pubblicato oggi sul sito ufficiale ha affermato che la Russia si riserva il diritto di adottare misure per proteggere la sua sicurezza a fronte della decisione della Nato di rafforzare il suo potenziale militare.

"Terremo d'occhio - si legge nel documento, ripreso dall'agenzia di stampa Itar Tass - i passi degli Stati Uniti e dei loro alleati verso la costruzione di un sistema di difesa missilistica globale e di altri fattori che incidono sulla sicurezza della Russia". Mosca, si legge sull'agenzia di stampa russa, sarebbe preoccupata per la decisione presa dal Consiglio della Nato di rafforzare il suo potenziale militare e la sua presenza militare nell'Europa orientale e nei Paesi baltici, nel Baltico e nel Mar Nero.

"In queste condizioni - ribadisce il documento - la Russia si riserva il diritto di prendere le misure necessarie per proteggere la sicurezza e la difesa dei propri interessi nazionali". "Allo stesso tempo - si legge ancora - pensiamo che sia opportuno mantenere il canale esistente per il dialogo politico all'interno tra Consiglio Nato-Russia e contatti bilaterali con i rappresentanti dei Paesi chiave della Nato".

"Nel costruire le nostre relazioni con la parte americana - afferma il ministero degli Esteri russo - non possiamo non tenere conto delle iniziative avviate dall'amministrazione di Barack Obama progettate per aggravare le relazioni bilaterali, praticamente congelare i contatti in più direzioni e aumentare costantemente la pressione delle sanzioni nei confronti della Russia, con l'obiettivo di indebolire l'economia russa e creare le condizioni per agitare la situazione politica interna del Paese. Ci riserviamo il diritto a reagire di conseguenza a tutti i passi ostili diretti contro di noi".

Nel frattempo, il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, ha fatto sapere che il presidente Vladimir Putin preferisce lavorare a formati internazionali più efficienti del rispetto a quello del G7. "Per quanto riguarda le speculazioni sul fatto se Putin è stato invitato o non è stato invitato o se sarà invitato o no, vorrei ripetere ancora una volta: il presidente russo si concentra sulla partecipazione in altri, attualmente molto più efficienti formati che riflettono lo stato reale delle cose nello spazio economico globale, e così via", ha spiegato Peskov, precisando di fare riferimento a formati come il G20 ad esempio.

Presente nel club dei Paesi più industrializzati del mondo, lo scorso anno la Russia aveva la presidenza del G8 e il vertice avrebbe dovuto tenersi a Sochi. Ma il conflitto nell'est dell'Ucraina indusse i leader di Giappone, Stati Uniti, Italia, Canada, Germania, Francia e Gran Bretagna a escludere la Russia e a riorganizzare il summit a Bruxelles.

 



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