TREVISO -Dai prossimi giorni, via agli esami del sangue che permetteranno di dimostrare senza ombra di dubbio, se un guidatore è sotto l'effetto di sostanze stupefacenti.

Addio all'incertezza dell'esame delle urine che a volte permetteva agli automobilisti di salvarsi. Il nuovo protocollo d’intesa, che entra in vigore in questi giorni, è stato firmato dalle forse dell’ordine e dalle tre Ulss trevigiane, ed il laboratorio per l'igiene ambientale e di tossicologia dell'Ulss 12 di Venezia. Il documento andrà a risolvere una questione annosa: spesso gli automobilisti, sorpresi alla guida in stato di alterazione dovuto alle sostanze stupefacenti, non sono stati perseguiti per la possibile incertezza insita dei test delle urine, che poteva riscontrare rilievi tossicologici fino ai sette giorni precedenti al controllo, non corretti. Facendo leva sulla non precisione del test decine di guidatori riuscivano puntualmente a farla franca e i loro casi venivano archiviati.

D'ora in poi in caso di incidente o a discrezione dello stesso agente, l'automobilista sarà costretto a sottoporsi al test nei pronto soccorso della Marca. In caso di rifiuto da parte dell’automobilista, come per l'alcoltest, scatterà in automatico la condanna al massimo della pena prevista. I campioni di sangue, in base al protocollo, dovranno essere consegnati entro due giorni al laboratorio dell'Ulss12: in sette giorni il responso definitivo.