Toio non mangia da due giorni
Il digiuno di protesta per salvare il Cansiglio
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CANSIGLIO - Sciopero della fame, per impedire la vendita-svendita del Cansiglio. Il tentativo di vendere l’ex Hotel San Marco, da parte della Regione, secondo gli ambientalisti sarebbe il primo passo verso la privatizzazione dell’area.
Ecco perché sabato 9 settembre Toio de Savorgnani di Mountain Wilderness e Michele Boato dell’Ecoistituto del Veneto, anche in rappresentanza di WWF, Legambiente e Lipu, hanno iniziato il proprio digiuno di protesta.
I due proseguiranno il digiuno fino a domenica 17 e, ad essi, si assoceranno a staffetta (uno o più giorni a testa) altre persone disponibili. La sospensione (provvisoria?) del digiuno avverrà domenica 17 a Vallorch in Cansiglio, al raduno-festa organizzato dagli ecologisti. Nel Quindicinale in uscita in questi giorni l’intervista completa a Toio de Savorgnani: sul piatto le ragioni della protesta, la storia dell’hotel san Marco e il futuro del Cansiglio da salvare.
Con un contributo di Mario Azzalini, presidente del comitato “Parco per il Cansiglio”, che ha fornito la propria “ricetta” per salvaguardare l’area.