Tomasi ordinato nuovo vescovo di Treviso, porta una reliquia del santo anti-nazista
“Vengo presto a Treviso portando tutto me stesso, desideroso di camminare insieme”.
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TREVISO - Una celebrazione intensa e suggestiva, in cui si sono alternate le tre lingue ufficiali della diocesi, l’italiano, il tedesco e il ladino. Monsignor Michele Tomasi, 54 anni laureato in economia e teologia, è stato consacrato vescovo di Treviso a Bressanone, di fronte a quasi duemila persone presenti in duomo e all’esterno, tra cui oltre trecento trevigiani, tra sacerdoti concelebranti, diaconi, religiosi e religiose e fedeli laici.
A presiedere la celebrazione è stato il vescovo di Bolzano-Bressanone Ivo Muser, concelebranti l’arcivescovo di Trento Lauro Tisi e l’amministratore apostolico di Treviso, Gianfranco Agostino Gardin, predecessore di Tomasi. Oltre 230 i sacerdoti e religiosi presenti, assieme ad altri 15 arcivescovi e vescovi.
Il vescovo Muser ha poi donato al vescovo Tomasi una reliquia, una vertebra del beato Josef Mayr–Nusser, il martire altoatesino che seppe dire no al nazifascismo: “Ti accompagni nel tuo ministero questo nostro beato credibile, provocatorio e scomodo, ti aiuti a vivere con coerenza ciò che oggi prometti, che il Signore stesso ti dona e la Chiesa ti affida” ha sottolineato nell’omelia il vescovo di Bolzano-Bressanone, rilanciando l’impegno di coscienza di Mayr Nusser “a non seguire ciecamente la massa, le mode predominanti, gli slogan superficiali e populisti”.
Monsignor Tomasi, che arriverà a Treviso il prossimo 6 ottobre, ha salutato così i suoi defili trevigiani: “Vengo presto, portando tutto me stesso, desideroso di camminare insieme”.