Traffico rifiuti pericolosi, condannati i fratelli Mestrinaro
Per loro sospensione della pena. Assolto con formula piena il responsabile tecnico e altri due imputati. Rigettato l’istanza di confisca dell’impianto
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ZERO BRANCO - Si è concluso martedì in Tribunale di Treviso, dopo tre anni di dibattimento, il primo grado del processo intentato contro i vertici della Mestrinaro S.p.A.
La decisione del Giudice Francesco Sartorio ha visto l’assoluzione del responsabile tecnico della società Italo Battistella: l’assoluzione è giunta con formula piena.
Assolti anche Maurizio Girolami, referente della società Intesa Tre, e l’amministratore dell'Adriatica Strade, Loris Guidolin di Castelfranco, entrambi perché i fatti non sussistono (come segnala la Tribuna). Erano tutti accusati di traffico di rifiuti pericoloso.
I fratelli Sandro, Mario e Lino Mestrinaro sono stati condannati a due anni, peraltro in misura inferiore alla richiesta del P.M. e con la concessione per entrambi della sospensione condizionale della pena. Erano accusati di traffico di rifiuti pericolosi.
Spiegano i legali di Lino Mestrinaro, gli avvocati Fabio Pinelli e Alberto Berardi: “Il Tribunale ha rigettato le richieste di provvisionale delle numerose parti civili, a dimostrazione che non è stato possibile accertare nessun danno ambientale”.
E proseguono: “Rigettata anche la richiesta del P.M. di confisca dell’impianto di Zerobranco, del quale il Tribunale ha disposto la restituzione alla società avente diritto, a processo concluso. A dimostrazione della sua legittimità e del suo funzionamento.
Siamo fiduciosi nel fatto che la Corte d’Appello accerterà, oltre a quanto già riferito, la correttezza di azione imprenditoriale del proprio assistito, prosciogliendolo definitivamente da ogni accusa mossa a suo carico”.