Tragedia del Molinetto: “Quella sera dovevo essere a Refrontolo, finalmente la vicenda si è chiusa”
Il consigliere regionale leghista Villanova: “Sotto accusa ingiustamente il mondo delle Pro Loco”
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REFRONTOLO - «Con la sentenza di stamattina si è chiusa finalmente una vicenda giudiziaria lunga e dolorosa che ha segnato per sempre tanto i familiari delle quattro vittime, quanto i quattro imputati, anche loro colpiti da un evento atmosferico straordinario, non prevedibile e dalla portata e dagli effetti inimmaginabili». Così Alberto Villanova, consigliere regionale del gruppo Zaia Presidente della sesta commissione, commenta la sentenza di assoluzione pronunciata oggi dal Tribunale di Treviso, dei tre tecnici e del presidente della Pro Loco di Refrontolo, imputati per la tragedia del Molinetto di Refrontolo nella quale, il 2 agosto 2014, persero la vita quattro persone.
«Quella sera avrei dovuto essere presente anche io a Refrontolo – ricorda ancora Villanova – e solo per un imprevisto dell’ultimo minuto sono scampato a quella che, da una festa, si è trasformata in tragedia. Una disgrazia imprevedibile che ha segnato molto il quartiere del Piave. Oggi la nostra vicinanza va tutta alle famiglie di Maurizio Lot, Luciano Stella, Giannino Breda e Fabrizio Bortolin e a chi ha sofferto per le conseguenze del disastro. Il nostro pensiero, però, va anche al presidente della Pro Loco Valter Scapol e ai tre tecnici che, finalmente, possono cercare di affrontare il dolore che ancora li opprime. Soddisfazione, quindi – conclude Villanova - per una sentenza che ha sollevato dallo stato di accusa un mondo, quale quello del volontariato, così prezioso per le nostra comunità».