Tragedia del Molinetto, cinque gli indagati
Avviso della Procura anche all'architetto Annalisa Romitelli
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REFRONTOLO - Sono cinque gli indagati dalla Procura di Treviso per la tragedia avvenuta il 2 agosto 2014 al Molinetto della Croda a Refrontolo, quando un’esondazione del torrente Lierza provocò la morte di quattro persone che stavano partecipando alla “festa degli omeni”.
Oltre al sindaco di Refrontolo Loredana Collodel, al presidente della Pro Loco Valter Scapol e a due tecnici del comune che avevano firmato il piano di assetto del territorio, il geologo Celeste Granziera e l’architetto Leopoldo Saccon, al registro degli indagati si aggiunge ora Annalisa Romitelli, architetto, capo ufficio tecnico del Comune che firmò con gli altri il piano di assetto territoriale.
L’accusa è di omicidio colposo: la tragedia infatti, secondo l’accusa, avrebbe potuto essere evitata in quanto la struttura che ospita la festa non avrebbe dovuto essere montata in quel punto, ritenuto pericoloso e a rischio inondazione. Gli indagati hanno tempo fino al 30 giugno per depositare una memoria difensiva.
Secondo l’accusa non si è dunque trattato di una tragica fatalità, ma ci sono responsabilità dietro il disastro che uccise Maurizio Lot, Luciano Stella, Giannino Breda e Fabrizio Bortolin quella tragica sera del 2 agosto.