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18 aprile 2024

Oderzo Motta

Tre milioni per eliminare le 1.400 barriere architettoniche del comune di Motta

Il piano per una città accessibile a tutti

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Tre milioni per eliminare le 1.400 barriere architettoniche del comune di Motta

Consiglio comunale a Motta

MOTTA DI LIVENZA - Sono oltre mille e quattrocento le barriere architettoniche contate a Motta, ossia le realtà strutturali (ad esempio marciapiedi) che in alcuni tratti possono limitare i movimenti o la fruizione di servizi alle persone con limitata capacità motoria. Per eliminarle tutte ci vorrebbero più di due milioni.

 

Il piano

Da circa un anno l’amministrazione comunale sta lavorando al cosiddetto PEBA, acronimo che sta per Piano di Eliminazione delle Barriere Architettoniche. Tanto che aveva dato mandato ad un tecnico di realizzare uno studio per capire come operare. Il lavoro è stato illustrato lunedì 29 luglio in Consiglio comunale dall’architetto Eros Gaetani.

 

L'amministrazione

Per il gruppo di maggioranza, ha seguito il progetto il consigliere comunale con delega Federico Panighel. IL quale durante il consiglio ha spiegato: «Abbiamo realizzato un’analisi capillare della situazione, censendo le barriere architettoniche lungo le nostre strade e negli edifici pubblici. Questo piano presenta delle soluzioni tecniche con relativi quadri economici. Ed è utile per la programmazione dei prossimi passi da compiere ma anche per aiutarci a reperire fondi attraverso bandi». Continua Panighel: «Si è trattato di un lavoro lungo e complesso, ma utile per la nostra missione. Ci è voluto spirito di osservazione nei luoghi in cui viviamo tutti i giorni. Molte strade presentano delle criticità per noi insignificanti, ma che per qualcuno sono ostacoli discriminatori. La progettazione partecipata è stata utile, perchè abbiamo coinvolto la cittadinanza. Piccole iniziative, ma sono passi importanti: e c’è ancora tanta strada da percorrere. Le barriere architettoniche sono un problema di tutti».

 

Il tecnico

A seguire, l’illustrazione dell’architetto Gaetani attraverso delle slide: «Abbiamo rilevato punti critici in tutto il territorio comunale, sia in ambito urbano che edilizio. Questo minuzioso rilevamento ci permette di avere in primis un quadro generale della situazione. Il passo successivo è proporre delle soluzioni. Abbiamo realizzato un sistema, attraverso l’uso di software differenti, per creare una mappa puntuale delle barriere. Ogni barriera prevede delle schede con le relative e risoluzioni delle criticità insieme al costo delle operazioni. Parliamo di lavori da un milione e 700mila nell’ambito urbano e un milione e 300mila per gli edifici. Il piano di spesa, grazie al software, può essere diviso in stralci».

 



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