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19 aprile 2024

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Tre trevigiani a Parigi con i migliori judoka del mondo

Intervista a Cristina Piccin, Alessandra e Mattia Prosdocimo

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Tre trevigiani a Parigi con i migliori judoka del mondo

PARIGI - Cristina Piccin, Alessandra e Mattia Prosdocimo sono i tre judoka trevigiani (unici italiani, insieme all’italo-marocchino Lahboub) che dall’11 al 13 febbraio hanno preso parte all’Olympic Training Center di Parigi insieme ai migliori del mondo.

Tutti e tre crescono tra le fila del Judo Vittorio Veneto e praticano ad altissimi livelli: Alessandra è ora una professionista in forza al Centro Sportivo Carabinieri, Mattia è ancora junior e l’ha da poco raggiunta a Roma per allenarsi con i più forti atleti italiani, mentre Cristina vive e si allena proprio a Parigi. Li ho incontrati tutti e tre durante quella che sarà sempre la loro gara di casa, il “Torneo Judo Vittorio Veneto” tenutosi lo scorso 24 febbraio alla Zoppas Arena, in cui Alessandra domina la categoria dei -70kg, Mattia si ferma ai piedi del podio, concludendo quinto nei -73kg (categoria con oltre 100 atleti), mentre Cristina non riesce a raggiungere i vertici della classifica nella combattutissima categoria dei -63kg.

Com è andata all’Olimpic Training Center (OTC) di Parigi?
CP: ottima esperienza che ci fa sicuramente crescere come atleti.
AP: è stata un’esperienza davvero bellissima
MP: i migliori erano tutti lì.

Tutti e tre avevato già partecipato anche ad altri Olympic Training Center, ma che cos’ha di speciale questo OTC?
CP: qui ci sono più o meno tutti i migliori dieci al mondo di ogni categoria e lo sentivi subito sulle mani l’alto livello. Poi è stato veramente bello vedere la non-chalance che c’è sul tatami, si fa forte ma c’è sempre un grande rispetto ed è bello vedere come si divertono anche le star del judo sul tatami. Si lavora, e tanto, ma senza la pressione che c’è forse in altre occasioni.
AP: C’erano tutte le nazionali e soprattutto - Giappone a parte - c’erano anche le asiatiche. Ci sono sempre pochissime possibilità per fare con Coreane, Cinesi, Mongole perché di solito rientrano subito al loro paese dopo le gare, quindi è stata per me davvero un’occasione unica. MP: Io ero tra i più giovani ma anche i campioni più famosi, quelli che hanno partecipato al Grand Slam nel precedente, sono sempre stati disponibili a fare randori (ndr. combattimenti) anche con me.

C’è un episodio in particolare che volete ricordare?
CP: ho combattuto con Andreija Leski (ndr. slovena, vincitrice di dodici medaglie nel circuito mondiale), l’ho sentita molto più forte rispetto alle altre occasioni in cui ci avevo fatto e questo mi ha confermato l’alto livello dello stage, quasi come fosse una gara.
AP: Ho fatto con tutte le più forti e devo dire che Kim Polling (ndr. olandese, quattro volte campionessa d’Europa) è davvero fortissima.
MP: beh quando sono riuscito a proiettare Orujov (ndr. argento olimpico a Rio 2016) …poi lui mi ha proiettato altre dieci volte ma un “tiro” (ndr. punto) comunque l’ho portato a casa.

Nelle scorse settimane i tre judoka si sono cimentati in tre diversi competizioni di livello Europeo. Cristina prende parte all’European Cup di Uster-Zurich, tenutasi il 9 e 10 marzo nei pressi di Zurigo (Svizzera) dove è proprio un’atleta francese a sbarrarle la strada dopo più di due minuti oltre il tempo regolamentare. Si scambiano invece le posizioni i fratelli Prosdocimo: mentre Alessandra nello stesso weekend conquista un ottimo quinto posto al Grand Prix di Marrakech (Marocco), tappa valevole per la qualificazione olimpica, Mattia sabato 16 marzo vince l’oro nella European Junior Cup di Coimbra (Portogallo).

 

Cinzia Valle

 

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