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29 marzo 2024

Italia

Tregua Minniti-Delrio sulle Ong

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Tregua Minniti-Delrio sulle Ong

Sull'applicazione del codice per l'attività di soccorso delle Ong in mare, il governo si autoimpone una tregua per attenuare l'impatto del braccio di ferro tra i ministri Minniti e Delrio. Caso chiuso? E' presto per dirlo, anche perché il ministro delle Infrastrutture ieri in un'intervista ha tenuto il punto, esprimendo le proprie riserve sul codice. Ma sempre ieri, sia il presidente del Consiglio Gentiloni, sia lo stesso titolare del Viminale, sono intervenuti per sedare le polemiche. "Nel governo non c'è nessuna divisione: i rapporti con Delrio - ha assicurato il ministro dell'Interno - sono eccellenti"

"Il codice per le Ong - ha dichiarato il premier al Tg1 delle 20 - è un pezzo fondamentale di una strategia d'insieme che il governo ha sui temi dell'immigrazione. Questa strategia, in collaborazione anche con le autorità libiche, sta producenti piano piano dei risultati. Vediamo, ad esempio, i flussi migratori che si stanno gradualmente riducendo. Il che vuol dire che vince lo Stato e perdono gli scafisti e i trafficanti. E' uno spiraglio, ma è uno spiraglio su cui investire''.

Minniti ha colto l'occasione per sottolineare nuovamente e ribadire che il flusso degli sbarchi va regolato in base alla capacità di gestire accoglienza e integrazione. "Le politiche di accoglienza hanno un limite oggettivo: l'integrazione. Se vogliamo difendere la nostra democrazia - ha detto il ministro - se vogliamo che si mantenga la sicurezza del nostro paese e si mantenga il principio dell'accoglienza dobbiamo dire che bisogna accogliere ma anche integrare. Chi parla solo di accoglienza senza parlare del limite che sta nella capacità di integrazione dimostra di non essere molto attento al futuro del Paese".

Poi, per rilanciare il messaggio che nel governo c'è unità di intenti, Minniti ha ricordato che ciò che è avvenuto sabato notte a Lampedusa (quando due motovedette della Guardia Costiera hanno trasportato a terra 127 migranti raccolti dalla nave Prudence di Medici senza frontiere, che non ha inteso sottoscrivere il protocollo), "è la dimostrazione che la Guardia costiera e il Viminale lavorano insieme. Non c'è conflitto se c'e' da salvare una vita umana ed è quello che è successo sabato: nessun conflitto né tensione, ma cooperazione tra guardia costiera e ministero dell'Interno. Ci troviamo di fronte a salvataggi in mare - ha concluso Minniti - ma non abbiamo più migliaia di persone in mare e questa è una notizia positiva per l'Italia e per le persone".

 



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