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24 aprile 2024

Treviso

IL TRENO DEL FEDERALISMO

Parte dalla Marca la carovana bipartisan: tre primi cittadini su quattro andranno da Berlusconi

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In foto da sinistra. Giustino Moro, sindaco di Pieve di Soligo, Daniele Ferrazza, primo cittadino di Asolo, Marta Gomierato, sindaco di Castelfranco, Antonio Guadagnini, di Crespano del Grappa, e Franco Zanata, sindaco di Preganziol (Foto OggiTreviso) 

Treviso - Più di 400 sindaci firmatari in tutto il Veneto e un “treno del federalismo” che il primo ottobre raggiungerà Roma per portare la protesta negli uffici del presidente del Consiglio.

I “sindaci dell’Irpef” non mollano. Precisa la loro proposta di legge: azzerare i trasferimenti statali e permettere ai Comuni di tenersi il 20% dell’Irpef versata dai propri cittadini. “Basterebbe modificare tre commi di un articolo della legge finanziaria del 2006 che disciplinano la compartecipazione all’Irpef”, afferma il primo cittadino di Crespano Antonio Guadagnini.

La crociata dei sindaci per il federalismo fiscale era partita lo scorso 16 maggio da Ponte della Priula. Da allora, in appena due mesi, gli amministratori della Marca hanno raccolto 414 adesioni dai sindaci di tutto il Veneto: più del 70% dei primi cittadini della regione condivide la proposta, semplice ed efficace, lanciata a Ponte della Priula.

Ora lo sguardo si sposta verso azioni concrete: un ordine del giorno da proporre a tutti i consigli comunali entro il 30 settembre per sostenere la proposta di legge, un incontro il 15 settembre a Padova con tutti i parlamentari del Veneto e, il primo ottobre, il “treno del federalismo” che partirà dalla città del Santo alla volta di Roma, dove i sindaci chiederanno d’incontrare Silvio Berlusconi.

“La nostra – sottolinea Guadagnini – è una lotta senza distinzioni politiche contro il furto che subiamo ogni giorno”. Fino al 1992, infatti, lo Stato trasferiva circa 25 miliardi di euro ai Comuni. Poi, con la necessità del risanamento dei conti pubblici, sono scattati i tagli sui trasferimenti statali, che oggi non superano i 12 miliardi, mentre il gettito Irpef viaggia sui 140 miliardi di euro.

“In realtà però – attacca il sindaco di Crespano - dal ’92 ad oggi la spesa pubblica è aumentata e la finanza pubblica non è stata risanata. Nel 2001 è stata fatta una riforma della Costituzione che prevedeva che agli enti locali fossero date quote dei tributi erariali, e la nostra proposta vorrebbe applicare semplicemente questa parte della Costituzione, portando la compartecipazione Irpef al 20%”.

In attesa della riforma federalista “che forse il governo metterà in atto”, i primi cittadini spingono sulla loro proposta di legge, per “eliminare – spiega il sindaco di Asolo Daniele Ferrazza – un’iniquità inaccettabile e antistorica che da tanti anni pagano i nostri cittadini”.

Numeri alla mano, si scopre che se la proposta diventasse legge, in Veneto arriverebbe un miliardo e 300 milioni di euro. Entrando nel dettaglio, il Comune di Treviso incasserebbe più di 61 milioni di Irpef al posto dei 17 milioni di trasferimento statale ricevuto oggi. Crespano passerebbe da 600 mila euro di trasferimenti dello Stato a un 1 milione e 600 mila di gettito Irpef, Vittorio Veneto da 4 milioni a 14, e così via.

 


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