TREVISO: INDRIO COME LA CODA DEL PORZEL
Uno studio di Confindustria classifica il capoluogo al 76° posto in Italia
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TREVISO – In dialetto veneto si direbbe che è indietro “come la coda del porzel”. E di sicuro, prendendo per buono lo studio di Confindustria sul benessere e la bravura delle città italiane, Treviso non è …in testa. Anzi è lontanissima dalla classifica dei capoluoghi che hanno investito in settori indispensabili alla qualità della vita.
L’analisi effettuata da Confindustria dice che a Treviso si registra una scarsa interattività dei servizi internet del comune, che si è fatto troppo poco sul fronte delle energie rinnovabili e della bioedilizia e che non si è fatto abbastanza per combattere l’inquinamento atmosferico, che rimane a livelli elevati.
Treviso – sempre secondo il monitoraggio di Confindustria – è la provincia meno attenta e meno aggiornata tra quelle venete e, in Italia, finisce giù giù, al 76° posto di una classica che spazia dalle Alpi al Mediterraneo.
E’ davvero così? Molti politici trevigiani guardano con perplessità ai risultati dello studio e dichiarano di non farci troppo caso, di non accettare i parametri utilizzati per il check up, altri ammettano l’arretratezza di Treviso che, forse, ha investito più in ciacole (e luoghi comuni) che in tecnologia, salute, cultura, territorio. edr