TREVISO - Ieri in commissione "Statuto e affari istituzionali" presieduta da Davide Acampora, è stata discussa la discussa modifica del regolamento della Commissione Pari Opportunità. “In sostanza - spiega Acampora - ridurremo il numero dei componenti da 24 a meno di 10 e toglieremo completamente la politica dal suo interno proprio come accade già da molti anni nella commissione pari opportunità provinciale. L’obiettivo è quello di far diventare la commissione più snella ed efficiente”.

Sulle critiche sollevate dall’opposizione, Acampora dice: “Sono tutte polemiche sterili”. Ieri, non sono stati solo i consiglieri di opposizione a criticare scelta di ridurre il numero dei componenti della commissione per le pari opportunità. Anche l’ex senatrice Laura Puppato ha duramente criticato la giunta leghista di Conte che “ha deciso di decimare e depotenziare la Commissione Pari Opportunità, che aveva una formula riconosciuta come eccellente da più parti”.

“Niente telefoni azzurri o rosa, niente rappresentanza delle diverse forze politiche, niente associazioni che si occupano di violenza domestica e integrazione per le migranti. Per eliminare un tema grande come una casa come le mancate pari opportunità, per la giunta Conte basta negarne l’esistenza”. “Evidentemente - prosegue Puppato - chiudere il gender gap non è una priorità per la parte politica che ci governa. Dobbiamo rimanere unite e uniti per garantire a tutti i diritti e una società più giusta”.

Subito la risposta del sindaco Mario Conte: “L'ex sindaco di Montebelluna Laura Puppato, espressione del Pd, ci attacca sostenendo che Treviso "non è una città per donne". La nostra colpa sarebbe quella di aver pensato un nuovo regolamento per la Commissione comunale Pari Opportunità per renderla finalmente efficiente e capace di produrre progetti concreti”. “Mi risulta - chiude il primo cittadino - che Puppato, da sindaco di Montebelluna, una commissione pari opportunità non l'abbia nemmeno mai pensata”.