Tromba d'aria mette in ginocchio San Biagio di Callalta, chiesto lo stato di calamità
L'ha segnalato il sindaco Alberto Cappelletto che, con gli assessori Fiore Piaia e Pino Favaro, sta ancora coordinando la macchina degli interventi composta dalla polizia locale, vigili del fuoco e carabinieri in congedo
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SAN BIAGIO DI CALLALTA - Il Comune di San Biagio di Callalta chiederà alla Regione il riconoscimento dello stato di calamità naturale per far fronte agli ingenti danni provocati dalla tromba d’aria che si è abbattuta stamane su buona parte del territorio comunale.
Lo comunica il sindaco Alberto Cappelletto mentre, con gli assessori Fiore Piaia e Pino Favaro, sta ancora coordinando la macchina degli interventi composta dalla polizia locale, vigili del fuoco e carabinieri in congedo.
Da una prima ricognizione si segnalano molti alberi abbattuti con interruzione in numerosi punti della viabilità comunale, danni ai marciapiedi per il sollevamento delle radici; il vento ha poi danneggiato anche gli impianti sportivi comunali. La tromba d’aria e la grandine si sono abbattuti anche sulle colture, vigneti, soia e ortaggi, con danni che sembrano ingenti.
“Lunedì – annuncia Cappelletto – faremo una stima più precisa dei danni e firmerò la richiesta di riconoscimento dello stato di calamità naturale, nella speranza che possa essere poi accolto dalla Regione, insieme a quelle che so saranno inviate dai comuni vicini di Salgareda e Zenson di Piave.
Per ora voglio ringraziare quanti, a partire dal comandante del servizio associato di Polizia locale, Barbara Ciambotti, dagli uffici tecnici comunali, coordinati dall’arch. Giovanni Barzazi, si stanno prodigando per riportare la situazione alla normalità e i carabinieri che stanno pattugliando il territorio”.
La tromba d’aria ha colpito con particolare violenza la fascia di territorio da Olmi fino a Sant’Andrea Barbarana. Il Sindaco consiglia ai cittadini che hanno subito danni di predisporre una documentazione fotografica che sarà necessario presentare nel caso la Regione riconosca lo stato di calamità.