VITTORIO VENETO - Nella giornata di sabato 24 novembre, alle ore 14:30 il medico vittoriese Massimo Della Giustina, ha fatto dono al Comune di Vittorio Veneto, nella persona della Direttrice della biblioteca civica Orietta Pizzol, di diversi documenti appartenenti ad Enrico Talin che saranno messi a disposizione degli Studiosi.

 

Della Giustina, classe 1986, unisce da diversi anni alla medicina la ricerca d’archivio interessandosi soprattutto di epoca medioevale. Cofondatore e redattore della rivista di studi storici “Archivio Storico Cenedese”, è socio dell’Ateneo di Treviso. Ha al suo attivo cinque monografie e una decina di articoli su numerose riviste specialistiche del settore.

 

La documentazione, di 56 unità, consta per lo più di lettere a carattere privato indirizzate alla moglie Augusta Lollo, dal 1940 al 1943, recuperate dal donatore sul mercato antiquario nel 2013. Della Giustina ha provveduto anche al riordino cronologico dei documenti e a dotare questo piccolo nucleo documentale di un inventario, al fine di facilitarne e di renderne subito fruibile la consultazione.

 

«Spero che questi documenti, altrimenti perduti, possano essere di aiuto a chi desideri approfondire la figura del nostro concittadino ed in particolare il rapporto con la famiglia durante soprattutto i difficili anni della seconda guerra mondiale che lo videro operativo nella Francia meridionale. Potrebbe essere questo argomento, perché no, di una tesi di laurea» dichiara Della Giustina.

 

Enrico Talin (1892-1985), di origine vicentina, è un personaggio ancora vivo nella memoria di molti vittoriesi e larga parte ebbe nella vita politica e cittadina. Fu prima professore al Liceo Flaminio dal 1925 al 1932 per poi esserne nominato preside dal 1943 al 1963. Combattente nella prima guerra mondiale si arruolò volontario anche nel secondo conflitto, operando nella zona meridionale della Francia occupata.

 

Nell’immediato dopoguerra fu consigliere comunale di Vittorio Veneto dal 1951 al 1956 e poi, per alcuni mesi, dall’agosto del 1960 al gennaio seguente, rivestì la carica di Sindaco. Fu, tra i numerosi impegni, anche convinto promotore dell’Associazione Nazionale Cavalieri di Vittorio Veneto, di cui fu presidente nel 1971.