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28 marzo 2024

Nord-Est

A tu per tu con Alessio Morosin

Il candidato alla presidenza del Veneto con la lista Indipendenza Veneta risponde a OggiTreviso

| Emanuela Da Ros |

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| Emanuela Da Ros |

A tu per tu con Alessio Morosin

VENEZIA - E’ nato e risiede a Noale (Ve) Alessio Morosin, 60 anni tondi a giugno. Laureato in Giurisprudenza all’università di Padova nel 1981, è avvocato del Foro di Venezia e cassazionista. E’ stato consigliere regionale in Veneto nella legislatura 1995 – 2000. Unico su 226 colleghi, Morosin si è già guadagnato la simpatia della gente per aver formalmente rinunciato al vitalizio nel 2009, quindi “in tempi non sospetti”. Autore del libro “Autodeterminazione”, pubblicato anche in versione e-book, in italiano e in inglese, Alessio Morosin durante la campagna elettorale ha raggiunto un primato, raccogliendo circa 20 mila firme a sostegno della sua lista: un traguardo non bissato da altri candidati.

Sorridente, garbatamente allegro per quanto “autoderminato (come veneto)”, Morosin ci ha riso su quanto Bruno Vespa gli ha sbattuto la Porta a porta in faccia, non invitandolo – come gli altri candidati – alla sua trasmissione/tormentone. Un suo segno particolare? La cravatta gialla (perché il giallo è il simbolo del movimento Indipendenza veneta).

 

Otto domande per otto risposte

1.Se dovesse descriversi in poche parole, o ricorrendo a una similitudine, che cosa direbbe di sé?

“Un vincitore è semplicemente un sognatore che non si è mai arreso” Nelson Mandela

2. Il suo difetto conclamato, e la qualità di cui va fiero/a

ono senza difetti. E’ un difetto? Scherzi a parte, sono caparbio fino alla sfinimento. La passione nelle cose in cui credo.

3. La motivazione principale che l’ha spinta ad accettare la candidatura?

Restituire il Veneto al Popolo Veneto perché non posso più vedere la mia gente soffrire.

4. Che voto darebbe all’amministrazione Zaia? 5 meno.

5. Se perdesse, quale tra gli altri candidati vorrebbe a capo della Regione?

Nessuno. La melassa autonomista è dannosa.

6. Le prime tre cose da fare per il Veneto.

1. Indipendenza 2. Indipendenza 3. Indipendenza Tutto il resto vien da sé

7. Vitalizi sì o no?

1 su 226: sono l’unico ad aver rinunciato già cinque anni fa.

8. Una parola, un motto, un appello da rivelare in un orecchio agli elettori.

L’indipendenza non ha controindicazioni: è una terapia salvavita per il popolo veneto che porterà benefici anche alla popolazione italica.

 



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Emanuela Da Ros

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