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25 aprile 2024

Esteri

Turchia, la polizia torna a caricare "Sostanze urticanti negli idranti"

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Turchia, la polizia torna a caricare

ISTANBUL - Ancora scontri a Istanbul tra la polizia e i manifestanti, che da diversi punti cercano di riconquistare piazza Taksim. Scontri anche a piazza Besiktas, dove gli agenti cercano di impedire assembramenti.

Nel frattempo, online circolano con sempre maggiore frequenza le immagini diffuse dal collettivo Global Project che denunciano l'uso da parte della polizia di "sostanze tossiche" nell'acqua sparata dagli idranti per disperdere la folla.

Ieri centinaia di manifestanti sono rimasti feriti e arresti dopo il duro intervento della polizia intervenuta per sgomberare il Gezi Park di Istanbul.

I portavoce della protesta denunciano un uso eccessivo della forza da parte degli agenti, che per allontanare i circa 10mila manifestanti radunatisi nel parco hanno impiegato idranti, gas lacrimogeni e proiettili di gomma. Il gruppo Taksim Solidarity definisce l'azione della polizia un crimine contro l'umanità.

Ma il premier Erdogan difende la linea dura. Erdogan è intervenuto oggi davanti a centinaia di migliaia di suoi sostenitori in una manifestazione a Istanbul, nel quartiere di Kazlicesme, organizzata dal partito governativo Akp per rispondere alle manifestazioni di protesta.

In questo muro contro muro, dunque, la situazione sembra destinata a rimanere tesa. La confederazione dei sindacati dei lavoratori pubblici Kesk ha indetto uno sciopero generale per domani, mentre altre organizzazioni sindacali stanno decidendo in queste ore se aderire alla protesta.

(Adnkronos/Aki/Ign)

 



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