Tutti contro l'uscita su via Carso, anche la Lega deposita le osservazioni
VITTORIO VENETO - Depositate in extremis le osservazioni della Lega sull’uscita del traforo su via Carso. I consiglieri comunali Bruno Fasan, Gianluca Posocco e Giuseppe Maset hanno protocollato le critiche alla Verifica di assoggettabilità a Via, documento consegnato da Anas al Ministero dell’Ambiente.
In questa procedura l’ente dichiara che non è necessario nessun tipo di valutazione di impatto ambientale per il progetto di uscita su Via Carso: di parere esattamente opposto i leghisti, che hanno proposto delle osservazioni su più punti. In primis ci sarebbe “un sicuro gravoso appesantimento del traffico veicolare anche e soprattutto in prossimità dei tre plessi del polo scolastico vittoriese”, costituito dal liceo Flaminio, dall’Istituto d’Arte e dall’alberghiero Beltrame.
I leghisti sostengono che l’arteria sia “intasata negli orari di punta, e visibilmente insufficiente al deflusso veicolare e ciclabile”. Ci sono poi anche le motivazioni ambientali ed acustiche, visto l’aumento esponenziale del traffico nei pressi dell’abitato di Sant’Andrea. Zona in cui sorge anche la Pieve di Sant’Andrea di Bigonzo, la più antica chiesa del vittoriese, “in prossimità della quale si andrebbe a convogliare, senza nessuna particolare analisi al riguardo, l’intero traffico diretto a nord verso il centro di Serravalle”.
La Lega continua a sostenere che l’ultima versione del progetto sia molto peggiorativa rispetto a quella che prevedeva l’uscita in via Virgilio, che rimane la soluzione più apprezzata dai leghisti: un’alternativa accettabile per il Carroccio sarebbe quella che porta, però, l’uscita più a sud, non più in via Carso ma all’incrocio tra via Vittorio Emanuele II e via Dalmazia.