Tutti a piedi?
La città chiusa al traffico. Ma la pioggia ha tenuto (quasi) tutti in pantofole
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La pioggia ha dato una mano alla prima giornata di blocco delle auto deciso quasi in mezza Italia per cercare di contenere la concentrazione dei livelli di inquinamento. Gli esperti hanno spiegato che, alla fine, il fermo è servito per evitare di immettere nell'atmosfera circa 10 tonnellate di polveri sottili e 25 mila di anidride carbonica. A Conegliano, il blocco del traffico era già stato deciso dal sindaco Zambon nell'ambito dell'iniziativa "Respiriamo Conegliano", col quale il primo cittadino ha programmato una serie di "domeniche a piedi" in centro città. Ieri, dalle 10 alle 18 sono state interdette alle autovia Carducci, Marcatelli, Verdi (solo lato nord sottopasso ferroviario), Mazzini, Vittorio Emanuele II, Cavour, Garibaldi, Marconi, Piazza Duca d'Aosta, Diaz (tratto tra la piazza e via Gorizia) e Caronelli. Le domeniche a piedi si protrarranno fino al 26 marzo 2007.
La provincia di Treviso non ha invece aderito al fermo generale anche se ha invitato i cittadini "a lasciare l'auto a casa". Un invito che i trevigiani pare abbiano accolto, visto che le auto in circolazione, complice una pioggerellina sottile che invitava al riposo, ieri erano meno del solito. Evidentemente tanti hanno preferito passare la domenica in pantofole.