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20 aprile 2024

Castelfranco

Ucciso in casa alla fine di una lite, poi portato a Possagno e bruciato

Gli investigatori: delitto per motivi passionali

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Ucciso in casa alla fine di una lite, poi portato a Possagno e bruciato

POSSAGNO - E' stato risolto in pochi giorni il 'giallo' del cadavere carbonizzato trovato domenica scorsa sotto un cumulo di pietre a Possagno, vicino al tempio del 'Canova'. L'uomo, Aldo Gualtieri, 40 anni, è stato ucciso, probabilmente a coltellate. I Carabinieri hanno già fermato i due presunti autori del fatto: si tratta della convivente della vittima, Lucia Lo Gatto, 41 anni, che da lui aveva avuto due figli, e dell'amante di lei, Manuel Palazzo, un 27enne che viveva nel loro stesso condominio, a Romano D'Ezzelino, provincia di Vicenza.

 

Gli investigatori, e con loro i magistrati, sono convinti di trovarsi davanti ad un delitto dovuto a motivi passionali. La Procura di Treviso, ha spiegato il responsabile dell'ufficio, Michele Dalla Costa, indaga per omicidio volontario aggravato e occultamento di cadavere. Il delitto, secondo quanto è stato ricostruito, sarebbe avvenuto probabilmente venerdì scorso, al termine di una lite furibonda fra i tre, nella casa di Gualtieri. Un vicino di casa sarebbe stato svegliato dalle urla.

I motivi della baruffa non sono stati chiariti, ma tra Gualtieri e la sua compagna le liti sarebbero state all'ordine del giorno. Dopo il delitto, la donna e l'amante avrebbero cercato di disfarsi del corpo di Gualtieri, caricandolo in macchina, una Golf, e portandolo in un'area boscosa di Possagno, raggiungibile con un sentiero che porta verso Cima Grappa. Ma nonostante il cadavere sia stato dato alle fiamme, e coperto con dei sassi, domenica mattina due boscaioli si sono insospettiti dal fumo che si levava ancora dalla catasta di pietre e, dopo aver visto spuntare alcune ossa, hanno dato l'allarme alle forze dell'ordine.

Vicino al luogo del ritrovamento del cadavere, i Carabinieri hanno rinvenuto anche un coltello, che potrebbe l'arma del delitto. Ma per accertarlo bisognerà attendere l'esito dell'autopsia sui resti di Gualtieri. Se dovesse essere accertato che l'omicidio è avvenuto nella casa della coppia, l'inchiesta da Treviso potrebbe essere trasferita a Vicenza.

 

Fondamentale per arrivare alla soluzione del caso è stata la testimonianza di un meccanico di Possagno, che domenica mattina, molto presto, era stato chiamato da un giovane con l'auto in panne proprio su quel sentiero. L'elettrauto, che avrebbe riconosciuto il giovane 27enne nelle foto segnaletiche, ha raccontato agli investigatori che chi l'aveva chiamato aveva una fretta del diavolo, e pur di riuscire ad andarsene gli aveva promesso di pagare il doppio del dovuto. Nell'auto c'era anche una donna. Finito l'intervento, i due avrebbero lasciato i dati anagrafici al meccanico, e firmato i documenti relativi alla riparazione.

 

Lucia e Manuel avrebbe iniziato la loro relazione da circa  un anno. Quando i Carabinieri si sono presentati nella casa della donna, a Romano D'Ezzelino, li hanno trovati assieme. Ammanettati entrambi, non hanno detto nulla. Sono stati portati lui nel carcere di Treviso, lei alla Giudecca, a Venezia.

 


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