UN EURO ALLA PROSTITUTA
Risarcimento "esemplare" per la ragazza sfruttata dal protettore
Due anni fa, un cugino le aveva promesso un futuro dignitoso.
"Vieni in Italia - le doveva aver detto -, lascia la Nigeria e vedrai che qui ti aiuterò a trovare lavoro." Lei, la ragazzina, ci deve aver creduto. E' venuta nel Nordest e il lavoro l'ha trovato. Ai bordi della Pontebbana, a San Fior e poi a Mogliano. Costretta con minacce e sevizie a prostituirsi, la ragazza a un certo punto ha trovato la forza di denunciare questo parente-serpente (Blessing Oseghie: è il suo nome) che l'aveva messa in vendita come quegli oggetti esotici che si trovano sulle bancarelle.
Grazie alla ragazza, il cugino è stato condannato a 5 anni e al pagamento di 5 mila euro di multa. E la "tosa?" Lei ha ottenuto 2800 euro per pagare avvocati e le spese legali sostenute nella sua difficile battaglia, e un risarcimento pazzesco: un euro.
edr