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13 dicembre 2024

Vittorio Veneto

Un "illecito" nell'operato del comune?

Grave denuncia di Partecipare Vittorio su un atto amministrativo del sindaco Tonon

| Carlo De Bastiani |

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| Carlo De Bastiani |

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VITTORIO VENETO - “Chi sbaglia, paga.”. Le parole – taglienti – sono di Matteo Saracino della lista Partecipare Vittorio. Parole destinate a echeggiare sui media, ma anche negli uffici amministrativi e legali, e su su fino (probabilmente) alla Corte dei Conti e a quegli uffici anti­corruzione il cui nome dice tutto.

Chi ha sbagliato e chi pagherà nel comune di Vittorio Veneto? E perché? Secondo la lista Partecipare Vittorio a commettere un grave e documentato illecito amministrativo è stato il sindaco Tonon (in foto). L’illecito è relativo “all’incarico di servizio di indagine ed elaborazione dei flussi di traffico finalizzato a giustificare il “traforo di sant’Augusta”", che avrebbe commissionato all'azienda Its di Pieve di Soligo prima di autorizzarlo, cioè prima di verificare che ci fossero i fondi per commissionarlo e prima della “determina” che rappresenta l’atto disciplinare necessario.

Partecipare Vittorio, consultando una marea di documenti, ha scoperto quello che definisce senza mezzi termini un “illecito amministrativo”. E ha denunciato la questione al difensore civico. Che non ha perso tempo. “In una settimana – spiega Matteo Saracino – il difensore civico ha confermato il sospetto dell’illecito amministrativo e ha provveduto a trasmettere all’Anac, l’autorità anticorruzione, la segnalazione.” “E’ possibile – si chiede Saracino – che il sindaco non sapesse? Che l’assessore Napol non si sia accorto che in consiglio comunale si stava dando un incarico a chi aveva già realizzato un lavoro? Se, come supponiamo, anche l’autorità anticorruzione verificherà il broglio, denunceremo l’azione della giunta alla Corte dei Conti. E questo dovrebbe mettere in crisi tutta l’azione del comune relativa al bilancio”.

Nella conferenza stampa in cui Partecipare Vittorio ha chiarito la questione, è intervenuta anche Adriana Costantini, di Sel, la quale ripercorrendo – a suon di istanze scritte – le perplessità indirizzate al comune ha chiarito come la famigerata indagine sui flussi di traffici (oggetto del presunto illecito) risultasse incompleta nell’oggetto, nella metodologia e nei requisiti di affidamento fin dall’inizio. “Fin da quando, nell’ottobre del 2014, ­ spiega Costantini – la giunta aveva approvato una delibera di indirizzo fumosa nei contenuti e nella forma”.

Al di là dei giudizi di “correttezza tecnica” l’operato di Tonon viene stigmatizzato politicamente da Partecipare Vittorio: “Il comune – spiega Saracino – ha commesso una palese irregolarità. Ora vorremmo sapere se il sindaco era a conoscenza, come avrebbe dovuto visto il suo ruolo, dell’illecito, e se – a fronte di questo – ha intenzione di continuare la sua corsa solitaria al governo della città o se intende finalmente muoversi nella legalità e nella condivisione, come aveva annunciato in campagna elettorale. E’ urgente avere queste risposte perché una giunta che procede su atti illegali è una giunta che non sa neanche quello che fa.”

La denuncia di Partecipare Vittorio ha anche riaperto il di battito sul Traforo, che finora ha raggiunto il costo stimato di 64 milioni di euro, e sull’uscita in via Virgilio. “Allo stato attuale delle cose il Tar – ha ricordato l’ex assessore Mognol – ha bocciato il passaggio della variante sui terreni dei ricorrenti, ha mantenuto l’uscita in via Virgilio chiedendo di valutare percorsi alternativi (che sono allo stadio di idee progettuali).
 

 


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