Uva in ritardo, vendemmia posticipata di 10 giorni
L’agenzia regionale Veneto Agricoltura annuncia un ritardo di circa una decina di giorni per la raccolta dell’uva
CONEGLIANO/VALDOBBIADENE – Un ritardo di almeno 10 giorni per la vendemmia spiegano i tecnici della Regione che precisano: “Le uve base spumante saranno vendemmiate a partire dal 20/22 agosto, poi da fine agosto-primi di settembre inizierà la vendemmia vera e propria (Glera-Prosecco 12/15 settembre). Uve al momento sane ovunque. Quantità buona anche se inferiore a quella eccezionale del 2018”.
In questi giorni i tecnici del team del Trittico Vitivinicolo, coordinato da Regione e Veneto Agricoltura con Avepa, CREA-VE, Consorzi di Tuela, stanno monitorando il vigneto in vista dell’atteso incontro sulle previsioni vendemmiali nel Veneto, nel resto d’Italia, in Francia e Spagna in programma a Legnaro-Pd il prossimo 27 agosto e precisano: “Nel Veneto rimane confermato in circa 7/10 giorni il ritardo della vendemmia 2019 rispetto allo scorso anno. In pratica, la raccolta delle uve base spumante (Chardonnay, Pinot) dovrebbe iniziare attorno al 20/22 agosto, mentre l’avvio della vendemmia vera e propria è previsto per gli ultimi giorni di agosto-primi di settembre (Pinot Grigio). Per la raccolta delle uve Glera (Prosecco) bisognerà attendere il 12/15 settembre, come pure per il Merlot; per la Garganega e la Durella il 20 settembre”.
Da una prima analisi risulta che l’uva si presenta ovunque sana, nonostante un andamento climatico altalenante caratterizzato da un maggio freddo e piovoso, che tra l’altro ha creato forti preoccupazioni tra i viticoltori, e da un bimestre successivo con lunghe ondate di calore e scarse precipitazioni. Inoltre, non sono segnalati problemi di peronospora, ma solo limitati attacchi di oidio a macchia di leopardo e la presenza di scottature da sole nelle uve più sensibili, quale per esempio la Glera.