PIEVE DI SOLIGO – Ogni giorno le faceva visita in casa di riposo. E ogni giorno per la sua adorata moglie, i cui ricordi erano ormai consumati dall’Alzheimer, riconoscerlo era diventato difficile. E lui, un’ottantenne pievigino, era da tempo entrato nel tunnel della depressione. Non riusciva ad accettare che il loro cammino di vita insieme si fosse dovuto interrompere.

 

Così nel giorno di Santo Stefano, dopo averle parlato e averla baciata per un’ultima volta, ha deciso di farla finita, lanciandosi nel vuoto. È accaduto all’interno della casa di riposo “Fondazione Casa per Anziani” di Pieve di Soligo, struttura che accoglie la moglie dell’ottantenne pievigino. Un giorno di festa che si è tinto di tragedia, facendo emergere la disperazione di un uomo incapace di reggere alla malattia della moglie e al fatto di non poterla avere più accanto.

 

L’Alzheimer cancella ricordi e volti. Mariti, mogli, figli, nipoti diventano degli sconosciuti. E interagire con chi è affetto da decadimento cognitivo diventa impossibile. Una malattia terribile, non solo per chi ne è affetto, ma anche per i famigliari che devono conviverci. Inutile la vicinanza e il supporto dato dai figli, che in tutto questo tempo sono sempre stati a fianco del padre.

 

L’uomo una volta salutata la moglie si è lasciato cadere dalle scale al secondo piano della casa di riposo. Immediata la chiamata al 118 da parte di chi, per primo, ha prestato soccorso all’anziano esanime a terra, ma per il medico non è rimasto che constare il decesso dell’anziano. Sono intervenuti anche i carabinieri che hanno accertato la volontà del gesto dell’uomo.