"Vadano al diavolo": a Santa Lucia un nuovo ricorso contro lo Stato
Szusmki dà il la al terzo procedimento di questo tipo
SANTA LUCIA DI PIAVE - Un altro ricorso contro lo Stato. A Santa Lucia continua infatti la battaglia contro le ingiustizie patite dagli enti locali: questa volta l’amministrazione ha deciso di fare ricorso insieme ad altri 192 comuni per la quota dell’Ici che – secondo quanto riportato dal sindaco Riccardo Szumski – sarebbe stata “ingiustamente sottratta” al comune dal 2002 al 2009.
Santa Lucia pretende quindi dallo stato la restituzione di ben 108mila euro, accumulati in circa 8 anni. Il primo cittadino si è sfogato indirizzando una lettera al sindaco di Cappella Maggiore, Mariarosa Barazza, che ieri – in qualità di presidente dell’associazione dei comuni della Marca Trevigiana – ha diramato alcuni dati riguardanti la carenza di dipendenti comunali nella nostra provincia, insieme ai numeri che attestano i tagli e i vincoli del patto di stabilità a partire dal 2010.
“Ti chiedo: cosa dobbiamo fare per invertire questa tendenza? - scrive Szusmki - Lettere e pacifiche manifestazioni non sono servite a nulla. Incontri con sottosegretari e ministri ci vengono concessi con evidente insofferenza e solo per chiedere ai comuni una leale collaborazione tra livelli istituzionali. Ma come? Ci massacrate e poi venite a chiedere leale collaborazione? La sai la mia risposta. Vadano al diavolo. Quanto alla reazione io sarei per una disobbedienza ragionata ma dura”.
E di linea “dura” si può legittimamente parlare, visto che Szumski non ha perso occasione per partecipare o dar vita autonomamente ai ricorsi contro lo Stato. La scorsa settimana era stato infatti presentato l’iter giudiziario che il comune, coadiuvato dal costituzionalista Luca Antonini, ha avviato per vedersi restituiti i 144mila euro di Imu “sottratte” all’amministrazione nel 2013. Santa Lucia era inoltre uno dei 44 comuni che aveva vinto il ricorso al Tar il mese scorso: in quel caso venivano chiesti i soldi dell’Imu versati nel fondo di solidarietà del 2015 (circa 200mila euro per il comune retto da Szumski).