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28 marzo 2024

Vittorio Veneto

VECCHI CATORCI DIVENTAVANO AUTO D’EPOCA: 41 DENUNCE

Stroncato traffico di auto false. Le trasformazione ad opera di un carrozziere di Lecco, poi andavano all’estero

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VECCHI CATORCI DIVENTAVANO AUTO D’EPOCA: 41 DENUNCE

VITTORIO VENETOSono 41 le persone denunciate, tra queste ci sono estimatori di auto d’epoca, tecnici della Motorizzazione Civile e titolari di agenzie pratiche auto trevigiane. La polizia stradale di Vittorio Veneto ha stroncato un vasto traffico di auto d’epoca false.

Sono stati 65 complessivamente i veicoli sequestrati (18 di questi in fase di costruzione), per un valore complessivo di oltre 5 milioni di euro. Sono stati perquisiti dieci locali tra abitazioni e spazi commerciali e sequestrati 43 fascicoli pratiche auto, oltre a numerose targhe e documenti contraffatti. L’operazione è partita sei mesi fa da dei controlli su strada su auto d’epoca che venivano trasportate sugli appositi carrelli.

Per lo più si tratta di auto degli anni Cinquanta definite con il termine “barchetta”, quindi veicoli a due posti e decapottabili. Anche se quelle del giro scoperto erano tutti cloni realizzati da un esperto carrozziere di Lecco. Ecco che vecchi autocarri o utilitarie venivano ricostruite diventando Ferrari, Lamborghini, Porsche, Alfa Romeo, Fiat, Lancia e così via.

Ai documenti necessari all’immatricolazione provvedeva una nota agenzia di pratiche auto di Treviso, che con la compiacenza dei tecnici della Motorizzazione Civile e l’utilizzo di certificazioni di storicità falsi riuscivano ad ottenere carte di circolazione e certificati di proprietà.

Dopo la regolarizzazione le auto taroccate venivano proposte al mercato estero, passando per famose case d’asta italiane o di Montecarlo, con prezzi che variavano dai 50mila ai 300mila euro. Nell’operazione, denominata appunto “barchetta”, sono stati coinvolti noti estimatori del centro e nord Italia, responsabili di Automotoclub Storici federati.

Le perquisizioni ed i conseguenti sequestri sono avvenuti a Vittorio Veneto, Refrentolo, Belluno, Codognè, Colico (LC) e Treviso. Ora le persone denunciate dovranno rispondere di accuse che vanno dalla truffa al falso materiale ed ideologico, oltre ad uso di atti falsi e ricettazione.

Matteo Ceron

 


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