VENETO BANCA, GUERRA TRA SINDACATI
Fiba-Cisl attacca Fisac Cgil ed il sindacato autonomo dei Bancari-Fabi
Montebelluna – Sindacati contro ad altri sindacati. È guerra aperta tra Fiba-Cisl e Fisac-Cgil. Motivo del contendere dei trasferimenti relativi ad alcuni lavoratori del Gruppo Veneto Banca.
“Non riusciamo a capire ed a condividere – attacca Alessio Vascello di Fiba Cisl Treviso - la presa di posizione contro la Fiba-Cisl da parte del Sindacato Autonomo dei Bancari-Fabi, insieme ad altri sindacati di categoria, pilotata dalla Fisac-Cgil, in merito alla temporanea dislocazione territoriale di un limitato numero di lavoratori del Gruppo Veneto Banca”.
In sostanza Fisac e Fabi sostengono che è colpa di Fiba-Cisl se a fine gennaio non si è arrivati ad un accordo in fatto di possibili trasferimenti per cinque/sei lavoratori dal polo Holding di Intra alla Holding a Montebelluna e di altri due/tre da Montebelluna ad Intra.
“Eravamo stati convocati – spiega Vascello -, insieme agli altri sindacati per l’accordo, poi siglato da tutte le organizzazioni sindacali presenti al tavolo, e poi per le cessioni di due Banche del Gruppo (la Banca di Bergamo e quella di Monza e Brianza) alla Banca Popolare di Intra. Successivamente tutti i sindacati di Intra (comprese Fabi e Fisac) hanno congiuntamente convocato una nutrita assemblea nella quale comunicavano che 218 lavoratori di Intra, già distaccati sul polo di Holding presente sul medesimo territorio, erano a rischio distacco/trasferimento a Montebelluna. Nel corso dell’assemblea hanno chiesto a tutti se volevano essere spostati. La risposta negativa dei lavoratori è stata ovvia. Inoltre, alle rappresentanze sindacali (Fabi Fisac e Fiba) di Intra era stato intimato di non firmare alcun accordo senza il preventivo passaggio in una successiva assemblea”.
“Chi è del mestiere – aggiunge ancora - sa bene che è scorretto, presentarsi “al tavolo” a trattare e contemporaneamente aizzare le folle sui mezzi di informazione, facendo credere che tutti i lavoratori (218 non i 5 o 6) erano “spacciati e condannati”. E soprattutto se la controparte è disponibile a trattare. Il modo in cui hanno scaricato la loro responsabilità, esclusivamente su Fiba, è grave e ci riserviamo di agire nelle sedi opportune ed idonee, mentre registriamo una grave rottura unilaterale e senza avviso da parte di Fisac, Fabi e Dircredito, dopo aver peraltro firmato assieme a Fiba l’accordo per la cessione delle due banche sopra citate: a nostro giudizio un buon accordo”.