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29 marzo 2024

Nord-Est

Venezia, Gdf scopre laboratorio: cinesi al lavoro al freddo di notte

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Venezia, Gdf scopre laboratorio: cinesi al lavoro al freddo di notte

VENEZIA - I Finanzieri del nucleo mobile del gruppo di Portogruaro (Venezia), nell'ambito di servizi di vigilanza in materia di lavoro irregolare e di sicurezza sui luoghi di lavoro, hanno eseguito un accesso ispettivo presso un'azienda manifatturiera di prodotti di abbigliamento gestita da un cittadino cinese.

Al momento del blitz, ieri sera alle 22.30, le Fiamme Gialle hanno rilevato la presenza al lavoro di numerosi dipendenti dell'impresa, tutti cittadini cinesi, intenti al confezionamento di capi di abbigliamento di una notissima griffe, in particolare pantaloni e giubbini in pelle di altissimo valore commerciale. Lo stabilimento, situato al piano terra di un capannone industriale, era allestito con numerose postazioni per il taglio, il cucito e la rifinitura dei capi di vestiario.

I Finanzieri hanno rilevato importanti carenze sotto il profilo della sicurezza e della salute sul lavoro: tra scatoloni, ritagli e scarti di lavorazione, i lavoratori, per lo più donne, erano seduti alle rispettive postazioni vestiti di tutto punto, con capi invernali, visto che, nonostante l'ora tarda e le rigide temperature di questi giorni, l'opificio era del tutto privo di riscaldamento; carenti anche l'impianto elettrico e le dotazioni di sicurezza degli strumenti di lavoro, in un contesto generale di disordine e precarietà.

Per queste ragioni, i funzionari del Dipartimento di Prevenzione per la Sicurezza negli Ambienti di Lavoro dell'Asl 10, Ufficio di Portogruaro, intervenuti sul posto, hanno provveduto a intimare la sospensione cautelativa dell'attività di impresa per ragioni di sicurezza sui luoghi di lavoro.

I militari della Guardia di Finanza hanno provveduto anche all'identificazione di altri cittadini cinesi che stavano riposando in due strutture ubicate nelle immediate vicinanze dell'opificio, adibite a dormitori per i lavoratori e per le loro famiglie. In una delle stanze, anch'esse non riscaldate, dormiva al freddo anche una madre con i suoi due bambini.

le Fiamme Gialle hanno altresì provveduto, in concorso con la polizia locale, a sottoporre a sequestro una delle strutture abitative e l'opificio stesso, a causa delle trasformazioni edilizie abusive e delle irregolari destinazioni d'uso dei locali: sia l'opificio sia uno dei due dormitori, infatti, erano sorti in locali originariamente destinati a magazzino, trasformati attraverso l'abusiva edificazione di tramezzi in cartongesso. Le Fiamme Gialle, infine, hanno accertato che un lavoratore cinese risultava impiegato in assenza di regolare assunzione.

Le indagini volte a individuare le responsabilità penali sono tuttora in corso, coordinate dalla Procura della Repubblica di Pordenone.

 


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